Roma – Vladimir Luxuria, ex parlamentare, artista poliedrica ed attivista per i movimenti gay, raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione, con parole ferme e pacate ha manifestato il suo dissenso per l’accesa polemica che, da giorni, scuote gli ambienti militari.
Tutto nasce dalle esternazioni del Generale di Corpo d’Armata Giangabriele Carta, il quale ha scritto al Presidente della Repubblica Mattarella e Capo delle Forze Armate, affinché redarguisca la ministra Trenta, dopo l’augurio che la titolare della Difesa ha rivolto alle due marinaie Rosa Maria Mogavero e Lorella Cipro, che si sono unite nei giorni scorsi a La Spezia con rito civile e tanto di picchetto d’onore, segno del riconoscimento formale dell’unione da parte della Marina Militare.
Il Generale Carta, 30° Comandante della Brigata Sassari, avrebbe manifestato, nella sua missiva, il “profondo disagio” per le entusiastiche affermazioni della ministra Trenta, che lo stesso ha trovato “incredibili e paradossali” e discriminanti verso “le coppie normali”.
Abbiamo dunque chiesto l’opinione di chi, da sempre, si batte contro le discriminazioni di genere
“ Mi meraviglio di come un Generale, che ben dovrebbe conoscere la legge Cirinnà, che regolamenta le unioni civili tra persone dello stesso sesso, possa chiedere al Presidente Mattarella, che quella legge ha firmato il venti maggio 2016, di redarguire un ministro della Repubblica italiana per un augurio ad una coppia che si ama. “
“L’apertura mentale che finalmente stiamo vivendo” ha continuato Vladimir Luxuria “ è frutto di un lungo percorso che, con fatica, si sta facendo spazio anche negli ambienti militari dove l’argomento omosessualità è sempre stato un tabù, ritenendolo incompatibile con l’indossare una divisa .
In passato abbiamo avuto timore nel presentare una denuncia per gesti omofobi, proprio perché dall’altra parte, chi doveva raccogliere il nostro dolore, non aveva quella delicatezza ed empatia nel capire che eravamo vittime di un sopruso. Ora le cose stanno cambiando: lo vivo giornalmente nelle strade, a contatto anche con chi indossa una divisa e ritengo che questo cambiamento sia dovuto anche e soprattutto all’ingresso delle donne nelle Forze Armate e nelle Forze dell’Ordine.
E mi compiaccio che la ministra Trenta abbia pubblicamente inviato il suo augurio a Lorella e Rosa Maria, perché ritengo che l’amore e l’inclinazione sessuale di un individuo, non siano in contrasto con la difesa della Patria, per tutti quegli uomini e donne che della divisa hanno fatto il proprio credo.
Quando di notte mi trovo in una città, mi sento più sicura se vedo un carabiniere perché so che mi difenderà a prescindere da chi sono, perché la discriminazione non è la strada verso il futuro.
Sono vicina all’Arma e a tutti i militari perché ho fede e rispetto nelle Forze dell’Ordine, richiamerei piuttosto il Generale Carta a rispettare una legge dello Stato. Auguro alla ministra Trenta di proseguire sulla strada dell’apertura affinché tanti nostri valorosi militari omosessuali, non si sentano mai più additati o discriminati. A Lorella e Rosa Maria l’augurio di una lunga carriera e di una vita felice.”
“Non da chi si ama o da come si ama si misura il valore delle persone ma dall’ attaccamento al proprio dovere.” ha voluto concludere.
Alessandra D’Andrea