Redazione-Fino a 500 giorni per una mammografia a Bari, 478 a Napoli. 330 giorni per una tac addominale a Lecce e 196 giorni per una eco ginecologica a Palermo. Quasi 200 per un controllo dall’ortopedico.Sono alcuni dei record negativi della Sanità italiana pubblicati da Repubblica, che ha condotto un’inchiesta sugli ospedali da Nord a Sud, con una sola costante: i pazienti devono attendere mesi. Oppure rivolgersi al privato: tempi più rapidi e costi, considerati i ticket, non molto più alti.
TEMPI D’ATTESA ESAMI, LA CODA INFINITA – Sono tante le problematiche che causano le lunghe code. Tagli, carenze nel personale e nell’organizzazione, macchinari poco utilizzati. Ovviamente in alcune zone si sta meglio che in altre, anche se i disagi non sembrano particolarmente legati alla latitudine. Un’ecografia all’addome a Palermo richiede da un minimo di 10 (Policlinico Giaccone) a un massimo di 90 giorni (Asp). A Milano da 87 (ospedale San Paolo) a 200 (Niguarda).
Cittadinanzattiva segnala le attese per gli interventi: 306 giorni per operarsi alle tonsille agli Spedali Civili di Brescia e 2 anni per una day surgery proctologica al San Camillo di Roma.
I dati raccolti dal quotidiano riguardano gli accertamenti non legati a patologie particolari. Le cose cambiano, infatti, quando il medico indica una priorità (sistema introdotto dal ministero della Salute ma ancora non a pieno regime) ritenendo che l’esame vada effettuato entro 72 ore, dieci giorni o due mesi.
C’E’ CHI NON PRENDE PIU’ PRENOTAZIONI- Caso limite è quello di Roma: in alcune strutture della Capitale le agende sono chiuse. Niente prenotazioni, neppure tra un anno. E insistere non serve. “È come aver a che fare con una super lista, che non concede nemmeno la possibilità di infuriarsi per i tempi ai cittadini, i quali sono costretti a ritelefonare per sapere se le agende sono state riaperte”. E’ quanto succede, ad esempio, al Sant’Andrea, dove non si possono prenotare ecografie addominali, mammografie o visite ortopediche. Lo stesso accade al San Giovanni. Nessuna speranza per la risonanza alla colonna: impossibile fissare un appuntamento tanto al Sant’Andrea e al San Giovanni quanto al Policlinico Tor Vergata.
Il Neo Segretario Nazionale dell’Ugl Dr. Filippo Pordellone, unitamente al vice segretario Prof. Rosario Polizzi su questo specifico tema, sta intraprendendo a un Forte Campagna di Sensibilizzazione per far si che i tempi e le liste di attesa possano essere accorciati per la Tutela e la Salute dei Pazienti.