Verona – Inaugurata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la 50esima edizione della Fiera vinicola italiana, Vinitaly. “C’è un marchio Doc che riguarda tutti noi, da Nord a Sud, dal piccolo al grande centro: è il marchio Italia. Da questo marchio dipende molto del nostro futuro e di quello dei nostri figli”, ha detto Mattarella.
I visitatori potranno visitare, fino al 13 aprile, gli stand regionali per un ideale giro del vino d’Italia, ricordando che siamo il secondo produttore al mondo.
Tra i presidenti delle regioni che hanno partecipato finora alla Fiera: Enrico Rossi (Toscana), Roberto Maroni (Lombardia), Vincenzo De Luca (Campania), Luca Zaia (Veneto).
“Il miglior vino del mondo è ‘griffato’ Garda” afferma il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ricorda anche l’impegno dell’assessore all’Agricoltura: “Sostegno concreto di Regione Lombardia ai giovani grazie all’impegno di Gianni Fava”.
Mentre il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, lancia un appello alla tutela del vino italiano e alla difesa dalla concorrenza sleale: “Il fashion è protetto. La Ferrari è protetta. Se questo vale per la moda e l’automotive, ma anche per il food, allora bisogna difendere anche il vino”. Zaia ha quindi ricordato “le 28 Doc, 14 Docg, 10 Igt, 52 vini a denominazione”, sottolineando che “il Veneto è il primo esportatore nazionale”.
Così come il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, a Vinitaly nello stand del Chianti classico, dove ha salutato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha visitato lo stand in occasione dei 300 anni dell’editto del Granduca Cosimo III de’ Medici che per primo delimitò i confini del territorio di produzione del vino Chianti Classico
“Abbiamo una storia antica, – rileva Rossi – come ha ricordato anche il presidente della Repubblica. Trecento anni fa Cosimo dei Medici fece un decreto che individuava la zona del Chianti come buona per produrre vino e da allora i toscani hanno cercato sempre di migliorarsi. Gli ultimi dati sono davvero importanti, anche dal punto di vista economico. Dico che a volte arriviamo un pò tardi a imparare a fare sistema, ma quando arriviamo recuperiamo il tempo perso”.
“Aggiungo – ha quindi detto Rossi – che abbiamo anche il piano del paesaggio. Il piano del paesaggio consente, con una semplice domanda, di recuperare terreni che sono stati abbandonati ma che in precedenza avevano una vocazione agricola. Quindi tutti i terreni collinari potrebbero nuovamente essere ripuliti e riscoperti, potremmo piantare viti e produrre ancor più vino in Toscana. Quanto all’export sta andando bene, si tratta di aumentarlo ulteriormente. Adesso dobbiamo cogliere la possibilità di penetrare il mercato cinese, opportunità per noi decisiva. I francesi sono un po’ favoriti perché hanno piattaforme logistiche, noi no. Ma possiamo competere bene con loro in altri modi”.
Il vino calabrese al Vinitaly è l’esempio di una Calabria sempre più forte in questo settore. Una Calabria moderna, brillante, gradevole, di qualità: proprio come il suo vino. Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria, ha sottolineato che “il futuro inizia qui. I nostri vini di qualita’ sono il simbolo di una nuova Calabria, di una Calabria positiva che unita conquista i mercati internazionali. Grazie all’impegno dei produttori percorriamo la strada di un grande cambiamento. Il vino come energia per accendere i nostri motori, per ripartire e dare la giusta velocità a questa nuova evoluzione. Ringrazio i veri protagonisti di questa 50 Edizione di Vinitaly, i nostri produttori che per la prima volta si presentano uniti e compatti, segno che la Calabria ha preso la giusta strada per competere sul mercato europeo ed internazionale”.
A proposito di strade il Trentino a Vinitaly ha presentato i ‘Viaggi di gusto’: un’offerta turistica enogastronomica completa che, attraverso una serie di itinerari che si snodano tra città di Trento, Vallagarina, Valle dei Laghi, Piana Rotaliana e Val di Cembra, sia in grado di raccontare i vari territori e le loro peculiarità enogastronomiche, partendo dalla considerazione che vino e cibo siano straordinari comunicatori culturali, in grado di veicolare tradizioni e tipicità. Sono quattro, al momento i percorsi disponibili, denominati ‘Vini, natura e cultura’, ‘Un sorso di Trentino’, ‘Alambicchi e castelli’ e Garda & Dolomiti Taste’.
La Sardegna ha presentato i sui numeri al Vinitaly di Verona: 80 le cantine partecipanti, 52 delle quali all’interno dello spazio espositivo di 1400 mq della Regione nel Padiglione 8, nel quale si svolgeranno anche presentazioni, incontri e attività promozionali. “Facciamo nostro il motto del Vinitaly 2016: ‘da un grande passato nasce un grande futuro’ – dice l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi – I vini sardi hanno una grande storia di qualità, che è cresciuta molto in questi anni e ha favorito il successo delle nostre produzioni”.
“Torniamo a Vinitaly a testa alta”. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, evidenzia che il ritorno del “padiglione della Regione Lazio: 1600 metri quadri, 58 produttori e la voglia di proporre il nostro prodotto vino ma anche un’identità della Regione, fatta di vino, di turismo, di cultura, e lo possiamo fare perché ritorna un grande padiglione”.
“Lo avevamo perso perché negli anni passati dovevamo dividerlo con altre Regioni – ha ricordato Zingaretti – ma il lavoro che abbiamo fatto, di promozione e di credibilità, ci porta oggi a poter riportare, come è giusto che sia, in quel grande appuntamento mondiale una Regione come il Lazio. Fatto importante è che siamo all’inizio del Psr, e quindi di una fase di promozione dell’agricoltura del nostro territorio che vedrà a Verona un pezzo fondamentale. Inoltre, porteremo a Verona Roma 2024 – ha aggiunto Zingaretti – promuovendo nel mondo questa grande sfida della Capitale del Paese che sentiamo nostra ma anche costruendo un programma con atleti che verranno a Verona per proporre un rapporto giusto e corretto tra vino e vita sana. Saranno giorni molto ricchi e nei quali finalmente ci faremo sentire”.
Anche il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca ha sottolineato l’importanza dell’impegno delle aziende nella produzione di eccellenze, mostrando apprezzamento non solo per la qualità dei vini campani ma anche per il lavoro che con successo viene svolto da piccoli e grandi produttori per promuovere il territorio.
La Puglia è tra i protagonisti del Vinitaly 2016, sottolinea l’Assessore Di Gioia: “Il Vinitaly 2016 inizia con ottimi auspici. Sono 132 le aziende pugliesi presenti con vini eccellenti, ormai esportati in ogni parte del mondo. Una vetrina importante che vede la Puglia sempre più competitiva in Italia e all’estero. Dobbiamo, quindi, guardare al futuro, creando rapporti con chi arriva in Puglia, affinché diventi testimonial delle nostre eccellenze. La Regione Puglia sarà sempre al fianco dei produttori per essere sempre più competitivi in Italia e sui mercati esteri”.
Per il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, “essere inseriti tra le dieci regioni da visitare secondo Best in Travel 2016 è un motivo di orgoglio ma anche una responsabilità”. Il Friuli Venezia Giulia è stato inserito in questa stretta cerchia grazie alle sue zone vinicole.
“Il turismo è un’esperienza emozionale – dichiara Serracchiani – e per questo è fondamentale garantire un’accoglienza di qualità, anche attraverso la formazione degli operatori, in modo da far venire i visitatori ma anche per fare in modo che tornino e che convincano altri a trascorrere le vacanze nella nostra regione”.
La Puglia è tra i protagonisti del Vinitaly 2016, sottolinea l’Assessore Di Gioia: “Il Vinitaly 2016 inizia con ottimi auspici. Sono 132 le aziende pugliesi presenti con vini eccellenti, ormai esportati in ogni parte del mondo. Una vetrina importante che vede la Puglia sempre più competitiva in Italia e all’estero. Dobbiamo, quindi, guardare al futuro, creando rapporti con chi arriva in Puglia, affinché diventi testimonial delle nostre eccellenze. La Regione Puglia sarà sempre al fianco dei produttori per essere sempre più competitivi in Italia e sui mercati esteri”.
Per il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, “essere inseriti tra le dieci regioni da visitare secondo Best in Travel 2016 è un motivo di orgoglio ma anche una responsabilità”. Il Friuli Venezia Giulia è stato inserito in questa stretta cerchia grazie alle sue zone vinicole.
“Il turismo è un’esperienza emozionale – dichiara Serracchiani – e per questo è fondamentale garantire un’accoglienza di qualità, anche attraverso la formazione degli operatori, in modo da far venire i visitatori ma anche per fare in modo che tornino e che convincano altri a trascorrere le vacanze nella nostra regione”.