Amatrice – Ad un mese dalla tragedia in cui la violenza della terra ha distrutto case, famiglie, vitalità e tessuto sociale, Amatrice, Accumoli e tutto il comprensorio colpito dal sisma si ferma a commemorare. Le tre e trentasei resteranno impresse per sempre nella vita e nella storia di tanta gente. In pochi secondi, vengono distrutti paesi interi, colpite negli affetti e nei ricordi più cari e privati delle loro case. Quasi trecento le vittime di questo evento drammatico, le cui immagini hanno fatto il giro di tutto il mondo. Grande solidarietà nazionale ed internazionale per le popolazioni colpite, aiuti arrivano da ogni dove, la ricostruzione ci sarà. Ora si stanno smontando le tendopoli, e sono stati avviati gli iter per i piani di ricostruzione. Molti hanno potuto far rientro nelle case dichiarate agibili, ma resta la paura per le scosse che comunque continuano anche con magnitudo abbastanza importanti. E’ lo sciame sismico che è conseguente alla scossa principale, ma ciò non basta di certo a rassicurare, il terrore è ormai dentro le persone, che fanno fatica a distanza di un mese perfino a realizzare il totale cambiamento della loro vita. SI combatte con dignità e determinazione, la gente vittima del sisma si è rimboccata subito le maniche, non si sono certo pianti addosso, il premier Renzi in questa occasione ha voluto rassicurare: “ricostruiremo tutto come era”.