Editoriale – Oggi è un giorno davvero triste per la Gran Bretagna, per l’Europa e in molti sensi per tutto il pianeta.Ma in qualche modo potrebbe essere esattamente quello di cui avevamo bisogno.
Perché tutto il progresso a livello mondiale degli ultimi decenni, nell’integrazione, nella tolleranza e nell’interconnessione tra i popoli non è qualcosa che si può dare per scontato, ma deve essere sostenuto continuamente e attentamente da ogni generazione. Le istituzioni che creiamo per governare le nostre comunità, le dobbiamo sentire, con il cuore, con la mente, altrimenti muoiono se diventano semplicemente degli ammassi di burocrazia.
Ora più che mai abbiamo bisogno di radicare un’etica, uno spirito, una cultura sul valore della interconnessione umana se vogliamo affrontare le forze più oscure e pericolose del nostro passato come nazionalismo e razzismo.Quasi tutti quelli che hanno fatto campagna per convincere i britannici a rimanere nell’UE, lo hanno fatto paradossalmente anche loro alimentando paure e interessi personali – come se l’unico argomento fosse quanti soldi si sarebbero persi o guadagnati con questa scelta. Questa comunità invece, Avaaz, ha cercato di portare i valori della fratellanza, della tolleranza, dell’amore tra i popoli, come parte del discorso pubblico. Purtroppo questa volta, non è stato sufficiente per vincere. Una impressionante macchina mediatica creata per alimentare odio e divisioni e diversi politici senza scrupoli hanno contribuito a convincere il 51,9% dei britannici che la colpa di quello che non funzionava era dell’Unione Europea.
Ma non possiamo lasciarci prendere dallo sconforto: c’è un processo molto più grande che vede movimenti razzisti e xenofobi in crescita – in Europa, ma anche negli Stati Uniti dove Donald Trump minaccia davvero di distruggere decenni di progressi su tutti i fronti, a partire dalla lotta contro il razzismo e l’emarginazione.
Il voto di ieri in Gran Bretagna deve essere una scossa per far nascere un grande movimento, una scintilla che riaccenda la passione di ogni cittadino per difendere e lottare per un mondo di tolleranza, di pace e fratellanza. Quello stesso mondo per cui i nostri genitori e nonni hanno lottato e lavorato duramente dopo gli orrori di due guerre mondiali.
La fascia dei più giovani ha votato nella stragrande maggioranza per restare in Europa, e anche negli Stati Uniti sono proprio i giovani quelli che si stanno opponendo con più forza a Trump.
Questo significa che il futuro può essere dalla nostra parte, ma ora dobbiamo lottare per poter lasciare un mondo tollerante e giusto alle prossime generazioni. Ci sarà bisogno di tutto il nostro coraggio e tutta la nostra forza. (Mario Innocenzi)