ROMA – Un agente di Polizia e la sua compagna (e collega) sono stati uccisi a Parigi, nel sobborgo di Magnanville.
Il duplice omicidio e’ stato compiuto da un sedicente militante dello Stato islamico che poi si e’ asserragliato nell’abitazione delle vittime.
Intorno a mezzanotte, dopo il definitivo fallimento delle trattative, le forze speciali hanno lanciato il blitz uccidendo il killer e ritrovando il corpo senza vita della donna, anche lei poliziotta.
Il figlio della coppia invece, un bambino di tre anni, e’ stato tratto in salvo. L’agenzia Amaq, legata all’Is, ha rivendicato la responsabilita’ dell’azione. “Un combattente dello Stato islamico ha assassinato all’arma bianca un uomo del commissariato di polizia di Mureaux e sua moglie vicino a Parigi”, ha scritto Amaq secondo Site, il centro di monitoraggio dei siti jihadisti. L’inchiesta e’ stata affidata all’antiterrorismo. Il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, ha successivamente posto all’incertezza sulle motivazioni che hanno spinto l’assassino. “e’ stato uno spaventoso atto di terrorismo”, ha spiegato dopo una riunione di emergenza del governo. E secondo una fonte giudiziaria citata da Le Monde, l’inchiesta e’ stata affidata all’antiterrorismo per tre motivi fondamentali: l’”obiettivo” (la polizia), il “modus operandi” dell’assalitore e le “parole da lui pronunciate” durante il negoziato con le teste di cuoio.