Nel bene e nel male
di Antonio Agosta (Redazione di Sicilia)
Con bravura e impegno professionale, e con un cast fatto di attori per nulla principianti, ho avuto modo di vedere al teatro, in una sera fredda e quasi invernale, una commedia della tradizione popolare in lingua siciliana: “Tutti sutta a ‘n tettu”. La classica storia che gira attorno ad equivoci dalla risata assicurata.
L’impresa teatrale si divide in tre atti, la cui storia porta il nome dell’autore e dello sceneggiatore Santo Capizzi, mentre la regia è stata affidata a Saretto Angirello, oltre che attore protagonista del racconto. LE.M.A.T. è il nome della compagnia, ricca di attori eccellenti della comicità popolare siciliana, dove spiccano i nomi di Antonio Pidalà, Salvo Vitale, Marisa Giannino, Samantha Angirello, Franca Trombetta, Giovanna Angirello, Alessandro Lombardo, Giovanna De Pasquale, Giuseppe Bongiovanni, Luigi Lo Presti, Pierpaolo Ferlito, Desirè Privitera, Rosario Pollari e Mirella Catania.
La trama ricorda i film di Totò, dove nulla accade per caso con il classico finale: e vissero felici e contenti. Tutto inizia da un refuso amministrativo, fatto a sua insaputa, dall’impiegato comunale, assegnando a due famiglie estranee tra loro la stessa abitazione di edilizia popolare, costringendoli a loro malgrado a vivere insieme sotto lo stesso tetto. Da questo fastidioso fraintendimento sboccia l’amore tra la giovane Cettina e il giovane Salvuccio, e la bella amicizia della porta accanto con i genitori.
Le risate sono assicurate. Meglio una commedia recitata con passione e bravura, che guardare un talent dove si litiga con protagonisti pagati dietro un cachet esagerato.