Nella notte tra lunedì e martedì, Abdulkadir Masharipov, 33 anni, ha ammesso le sue responsabilità davanti agli investigatori turchi, così dichiara il prefetto di Istanbul confermando anche l’ appartenenza delle impronte digitali che corrispondono con quelle dell’attentatore che uccise 39 persone al nightclub il ‘Reina’ di Istanbul nella notte del primo dell’ anno. Masharipov, addestrato in Afganistan parla 4 lingue e nella sua abitazione sono state trovate armi, una ingente somma di denaro, un drone e alcune sim card.
Durante i 16 giorni della caccia al presunto killer del “Reina” di Istanbul, sono state arrestate circa cinquanta persone in diverse località delle province turche. Una maxi operazione dell’ antiterrorismo, che ha coinvolto 2 mila agenti, analizzate 7.200 ore di registrazioni di telecamere di sorveglianza. Masharipov avrebbe raggiunto tre giorni fa l’abitazione in cui è stato arrestato nel quartiere di Esenyurt, alla periferia europea di Istanbul ; Si tratterebbe di un covo dell’Isis e le persone trovate insieme a lui sarebbero militanti jihadisti.