Roma – I palazzi della politica hanno tremato, gli equilibri di quanti credavano di beneficiare dell’onnipotenza sono praticamente serviti. La gente, il popolo sovrano tanto sbeffeggiato si è prounciato e con scarse affluenze di voto sono stati eletti i sindaci di importantissime città italiane. Roma, la capitale che vede protagonista per la prima volta una donna alla guida della città eterna, espressione di un movimento che in teoria propaganda l’antipolitica. Ora vedremo se tutto ciò sarà tradotto nella pratica dei rapporti che sono propri delle istituzioni e che come colore unico dovrebbero avere il tricolore italiano. Ci sarà tempo per analizzare e per approfondire, avremo modo di ascoltare le giustificazioni e le piu’ bizzarre interpretazioni magari con le quali anche chi ha perso ha poi vinto. A questo siamo abituati alla mistificazione continua, a cose che avvengono e sono avvenute ad insaputa degli stessi attori che ne muovevano le fila. Dalla capitale il Movimento 5 stelle con la sua filiera ed organizzazione online ora si espone ad una seria sfida; l’alternativa al sistema dentro il sistema centrale. In altre città italiane, altri sindaci del Movimento non è che poi abbiano contribuito a dare apporti particolarmente edificanti, in compenso il Movimento non esita un secondo ad espellere chi metta in pratica comportamenti dubbi e non consoni alle linee decantate. Resta il fatto che anche i Sindaci, o amministratori quando e se espulsi, spesso restano in carica, trasmigrando in altri lidi della politica. Come è accaduto nelle file del Parlamento. Ora il risultato elettorale sovrano produce nuovi effetti nella politica romana, con riflessi importanti anche in quella nazionale, e chi ha pensato che con i grillini è impossibile il dialogo è stato smentito dalle prime parole pronunciate dal neo Sindaco Virginia Raggi che dice: “sarò il Sindaco di tutti”. Parole che rassicurano molti esponenti dei partiti politici soprattutto quelli di governo che staranno già elaborando strategie mediatorie per ottenere qualcosa ed in qualche modo. I pentastellati non sono molto morbidi, e se pur dovranno o vorranno esserlo avranno una corsia preferenziale per quanti invece abbiano contribuito a far diventare la Raggi Sindaco. Non ci dimentichiamo che i romani di centrodestra non hanno certo sostenuto Giachetti, il quale non è altro che l’agnello sacrificale di una politica che ha forse illuso poichè espressione di un rinnovamento finto e mai concretizzato. Il nuovo ha ben presto vanificato le aspettative degli italiani, adagiandosi immediatamente al vecchio, anzi diremmo anche allo stravecchio. Ora la “botta” al sistema c’è stata, e ci diranno dal Governo, che le amministrative sono un’altra cosa e che qui e che la, e che le elezioni di Roma probabilmente si sono svolte anche a loro insaputa. Siamo abituati un pò a tutto. Poi il popolo sceglie, ed è protagonista e poi vittima delle sue stesse scelte, nel caso in cui queste si rivelassero sbagliate. La vittoria elettorale non è un punto d’arrivo, ma bensì una base di partenza, lungo la strada valuteremo i fatti del cambiamento, che se reale e concreto non potrà che portare beneficio e sarà apprezzato da tutti. Per ora, per il tifoso del bar sportivo, per la signora dei mercati generali, per i disoccupati e per le giovani generazioni … tutto ancora resta come prima. Speriamo in città migliori, e Roma sarà la cartina di tornasole non solo in ambito nazionale, ma anche in quello Europeo ed internazionale.