Roma – Ha suscitato un grande interesse quanto avvenuto a Volta Mantovana nel presidio ospedaliero per mano del prof. Emiliano Ghinelli è stato effettuato un intervento di trapianto liquido di cellule staminali, dopo oltre quindici anni di studi e ricerche. Si tratta di una idea rivoluzionaria nel settore della rigenerazione tissutale che potrà restituire speranza ai pazienti che soffrono di gravi patologie visive. Per l’ospedale di Volta Mantovana quella di venerdì scorso è stata sicuramente una giornata da ricordare negli annali della medicina e della ricerca. Per la prima volta in Italia il dottor Emiliano Ghinelli e la sua équipe hanno eseguito un intervento con trapianto liquido e non chirurgico in campo oculistico. Una giornata speciale anche per tre persone, con gravi danni alla vista, operati con il metodo brevettato da Ghinelli (autorizzato lo scorso novembre dal Ministero della Salute) denominato “trapianto di unità elementari di membrana amniotica”. Ora i tre pazienti potranno sperare di veder parzialmente ridotte le loro problematiche visive. La nuova tecnica si basa sulle cellule staminali ed il loro potenziale rigenerativo, alle quali viene dato “l’innesco” grazie al potere stimolante che le unità elementari sono in grado di mediare su questa particolare popolazione cellulare.
“Penso che sia il futuro dell’ oftalmologia e non solo – spiega il Prof. Rocco Adduci dirigente medico presso la Banca degli occhi Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma e Professore di oftalmologia estetica al master internazionale di medicina estetica presso l’ Università di Camerino – questo collirio a base di cell staminali è ricco di frammenti tessutali che a contatto con l’ occhio libera un potente cocktail di sostanze nutritive e neurorigenerativi in grado di bloccare alcune patologie e riparare ulcere corneali e neurotrofiche, patologie autoimmuni nonché rigetto post trapianto di cornea, ed inoltre questa tecnica può potrebbe gettare le basi per una potenziale cura per le patologie neurodegenerative quali il Parkinson l Alzheimer e la sclerosi multipla”. Tematiche sulle quali Rocco Adduci è impegnato a tutto campo sostenendo innovazione e ricerca nell’ambito dell’ofltalmologia.
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