Roma – “Ho atteso qualche giorno prima di commentare le ultime notizie che arrivano dall’Aula di Palazzo Madama, dove è in discussione il disegno di legge sul reato di tortura. Volevo essere certo che tutte le criticità di una norma, che indiscutibilmente dobbiamo all’Europa ed in primis a noi stessi, venissero sviscerate.
Come afferma il Senatore Giovanardi, nel nostro paese è difficile mettere d’accordo i numerosi sindacati di Polizia ma la via intrapresa dall’Aula sul reato di tortura è riuscita in questo difficile compito: tutti i sindacati hanno sottolineato che, se venisse dato seguito all’attuale testo del disegno di legge, le forze dell’ordine non potrebbero più esercitare il loro dovere di difendere i cittadini.
Ugl-Les Polizia non può che concordare con quanto espresso dai colleghi ma ci preme, per i motivi che hanno animato la nascita del nostro stesso sindacato, che rappresenta la nuova voce dell’Ugl nella Polizia di Stato, soffermarci su un aspetto che è stato fino ad ora trascurato: il ruolo che la norma, concepita in questo senso, rischia di dare alla Magistratura.
Nel nostro ordinamento giudiziario, infatti, vige l’obbligatorietà dell’azione penale che non farebbe altro che portare continuamente sul banco degli imputati, alla mercé della magistratura, i poliziotti accusati dal balordo o dal mafioso di turno, aprendo ad estenuanti processi. Abbiamo già numerosi casi di colleghi che sborsano fior di quattrini per difendersi da cause insulse che si chiudono, dopo molti anni, perché il fatto non costituisce reato oppure perché il fatto non sussiste ma che lasciano, inevitabilmente, strascichi importanti dal punto di vista morale e dell’immagine.
Chiediamo, pertanto, che vengano fatte tutte le valutazione necessarie a garantire la tutela dei poliziotti nell’esercizio delle loro funzioni. Anche perché l’Italia non è pronta ad una norma sulla tortura così concepita; bisogna, infatti, dapprima necessariamente procedere ad una riforma radicale del nostro sistema giudiziario”.
Così Giovanni Iacoi, Segretario generale Ugl LeS Polizia di Stato, sul disegno di legge per l’introduzione del reato di tortura in discussione al Senato.