Redazione Esteri – Ci sono diversi dispersi e feriti nell’esplosione avvenuta nell’impianto chimico della BASF a Ludwigshafen, circa 80 chilometri a sud-ovest di Francoforte. Lo riferisce il colosso chimico tedesco, ribadendo la raccomandazione ai residenti di restare in casa. In precedenza la BASF aveva confermato che quattro suoi dipendenti sono rimasti feriti in una esplosione in un altro impianto, a Lampertheim, distante una trentina di chilometri da Ludwigshafen. Gli abitanti dell’area sono stati invitati a tenere le finestre chiuse e a spegnere ventilatori e aria condizionata. A Lampertheim, invece, l’esplosione non avrebbe causato alcun allarme ambientale. “Le cause non sono ancora chiare”, recita una nota del gruppo. L’esplosione al porto fluviale di Ludwigshafen potrebbe essere legata ad alcuni lavori sulle tubature che vengono utilizzate per il trasbordo di liquidi infiammabili e gas dalle navi agli stabilimenti di produzione.” Ora si teme che le due esplosioni possano causare una nuova Chernobil, e sul fatto sono in attività anche le intelligence internazionali per valutare il primo impatto ed i possibili effetti sulla salute umana.