ROMA – “BASTA BASAMENTI in CEMENTO ARMATO. Sono manufatti da eliminare per le villette in legno, in quanto le procedure per realizzarli sono lunghe rispetto al restante edificio, troppo lunghe per essere adottate in questa prima emergenza abitativa delle aree terremotate, soprattutto per l’avvicinarsi dell’inverno”. E’ l’appello dell’esperto della staticità’ degli edifici e presidente del,Centro Nazionale Salubrità’ dell’Aria, Claudio Del Medico Fasano al Commissario Straordinario Vasco Errani che oggi ad Accumoli ha promesso alla popolazione che avranno presto le loro case e che saranno sistemate le famiglie prima dell’inverno. Fasano ci tiene a far sapere che Il CNSA ha recentemente brevettato “un sistema costruttivo a telaio in grado di contrastare anche terremoti del nono grado Richter, utilizzando tecniche evolute di assemblaggio del legno con acciaio armonico, entrambi infatti – spiega Del Medico Fasano – hanno caratterische di duttilità ineguagliabili, 4 volte superiori al cemento armato di pari sezione. Il nostro brevetto prevede inoltre l’eliminazione degli obsoleti basamenti in cemento armato, al fine anche, e non solo, di evitare la “maturazione” del cemento indicata dalla tecnica ingegneristica pari o superiore a 28 giorni mentre i nostri supporti ecologici autoportanti non necessitano di alcuna perdita di tempo: sono utilizzabili da subito”. Il brevetto, sottolinea l’esperto friulano che e’ anche il fondatore dell’Associazione “La Scuola Ecologica”, “garantirà immediata esecuzione delle opere strutturali, supportate ecologicamente, evitando il depauperamento del territorio, massima economia del tempo e denaro, realizzazione di tutti gli edifici necessari anche in soli 45 giorni, massimo rispetto del territorio, possibilità di costruirli anche in aree private degli sfollati (modello Friuli 1976), assoluta assenza del Gas Radon, totale riutilizzo dei materiali alla fine del ciclo emergenziale”.
“Ci rendiamo disponibili a collaborare con il Commissario Straordinario Dr. Errani, per le fasi di coordinamento e relativa costruzione in tempi ridottissimi delle aree terremotate al fine di ridare quanto prima dignità umana ed una “vera” casa alle persone alle quali il sisma l’ha tolta.
“La casa ecologica” autoportante ed