Procedono le attività per l’allestimento delle aree per l’accoglienza temporanea delle popolazioni colpite dai recenti eventi sismici nei territori maggiormente interessati. Sono tre i Comuni che hanno, a oggi, definito la propria esigenza di container, individuato aree idonee per l’installazione e fatto partire gli ordini: si tratta diCamerino, nelle Marche, e di Norcia e Cascia in Umbria.
Sono, quindi, attualmente in corso le attività che porteranno all’installazione, nelle aree già pronte o che si stanno urbanizzando – nel caso di Norcia, in particolare, la predisposizione del sito è affidata alle Forze Armate -, dei primi 442 container, che potranno ospitare entro dicembre oltre 500 persone nei tre Comuni.Bisogna, infatti, ricordare che rispetto al totale dei moduli, quelli a uso alloggiativo in senso stretto sono circa il 43%, mentre gli altri saranno utilizzati come corridoi di comunicazione, aree comuni e refettori.
Per altri comuni della Regione Marche sono, invece, ancora in corso la quantificazione delle esigenze e l’individuazione e predisposizione di siti idonei all’installazione, aree che devono necessariamente essere diverse da quelle destinate alle future casette. Le forniture, e i tempi di consegna, partono infatti solo una volta che si sono concluse le valutazioni idrogeologiche e di accessibilità del sito, preliminari alla realizzazione delle opere di urbanizzazione.
In parallelo prosegue poi la ricerca sul mercato di fornitori di moduli-container. Si è conclusa, infatti, con l’aggiudicazione di un solo lotto, quello relativo all’acquisto di arredi e biancheria, la seconda edizione della procedura negoziata d’urgenza bandita da Consip per conto del Dipartimento. Per il primo lotto, invece, relativo al noleggio di container alloggiativi, non sono pervenute offerte.
La prima edizione della procedura si era conclusa lo scorso 17 novembre con l’aggiudicazione di due dei tre lotti previsti: il noleggio dei container alloggiativi e l’acquisto di arredi e biancheria per il loro allestimento. Due giorni dopo, il 20 novembre, era stata pubblicata la seconda edizione della procedura poiché le offerte delle ditte non garantivano di coprire entro dicembre l’intero fabbisogno stimato.