Un’azienda italiana ha trovato il modo di ottenere carburante per aerei dai semi di tabacco. Si tratta della ligure Sunchem Holding, capitanata dall’imprenditore Carlo Ghilardi. Proprio oggi è previsto, in Sud Africa, il primo volo di un aereo di linea che sarà alimentato per metà dal cosiddetto bioject fuel.
L’invenzione, che potrebbe rivoluzionare il mondo dell’aeronautica, è stata realizzata grazie alla collaborazione tra la Sunchem e i ricercatori dell’Università cattolica di Piacenza, guidati dal professore Corrado Fogher, ora scomparso. Il Presidente Carlo Ghilardi non ha nascosto la sua soddisfazione: «Questo primo volo è per noi motivo di orgoglio e grande emozione. Ingegno e risorse totalmente italiane sono alla base di questo successo mondiale».
Già nel 2007 l’azienda aveva brevettato il processo per estrarre biocarburante dai semi del tabacco. Nel 2011, poi, si è ottenuto il seme “Solaris”, particolarmente adatto allo scopo. Si tratta di un seme non Ogm, non alimentare e senza nicotina. Il progetto è andato avanti, in partnership industriale con importanti aziende come Boeing, SkyNrg, Saa e Rsb (organizzazione di Ginevra che certifica la sostenibilità dei biomateriali).
L’azienda italiana ora gestisce il brevetto dell’invenzione, valido in 130 paesi. Stando alle parole del di Sergio Tommasini, Managing Director di Sunchem, si sta lavorando per stringere accordi con alcune realtà italiane, come Eni e Alitalia, per lo sviluppo e lo sfruttamento del nuovo carburante.