Redazione Esteri – Sono cinque gli italiani identificati a Nizza tra le vittime della strage compiuta lo scorso 14 luglio da un francese di origini tunisine sul lungomare nel corso dei festeggiamenti per la festa nazionale che ricorda la presa della Bastiglia e l’inizio della Rivoluzione francese.
Di loro è stato reso noto, per ora, solamente il nome di Marco Casati di 90 anni che si trovava a Nizza con la compagna, Maria Grazia Ascoli, 77 anni, anche lei tra quanti sono considerati dispersi. Degli altri quattro non sono state rese note le generalità perché sono in corso le procedure per informare le famiglie da parte del nostro Ministero degli esteri.
Ufficialmente sono ancora ricercati, perché sicuramente presenti a Nizza, Carla Gaveglio, di 48 anni, di Piasco (Cuneo), i coniugi Angelo D’Agostino, di 71anni, e Gianna Muset, di 68, provenineti da Voghera, in provincia di Pavia, oltre che Maria Grazia Ascoli.
Tra i morti anche un 20enne italo-americano, Nicolas Leslie, dell’Università di Berkeley, in California che si trovava in Francia per un programma di scambio universitario. Il giovane era comunque un cittadino statunitense.
Intanto continua l’indagine degli inquirenti francesi per ricostruire le eventuali fasi di preparazione della strage che è stata compiuta lanciando un camion sulla folla che seguiva i fuochi di artificio sulla Promenade das Anglais dove si è svolta una cerimonia ufficiale di commemorazione nel corso della quale non sono mancate le contestazioni per le autorità politiche presenti.