Novara – Incontro a Novara per discutere del sistema trasporti e delle reti infrastrutturali del nord ovest, in quelli che sono stati chiamati gli Stati Generali della logistica di Piemonte, Lombardia e Liguria. Si intende così creare un sistema integrato ed unitario in grado di competere con quelli dell’Europa del nord.
Oltre al presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, erano presenti anche il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio e i presidenti di Lombardia e Piemonte, Roberto Maroni e Sergio Chiamparino.
Toti ha chiesto in particolare investimenti da parte del Governo per “far correre le reti infrastrutturali alla velocità con cui il mondo e gli altri stati si muovono e i privati sono in grado di intervenire”.
Toti aggiunge che “quando abbiamo iniziato a ragionare di questa ‘trilaterale’ tra Liguria, Lombardia e Piemonte era solo una suggestione. Oggi è diventata realtà, entriamo nel vivo. Quello di oggi e’ il terzo incontro che facciamo dopo quelli di Milano e Genova: gli operatori hanno risposto, la logistica ha risposto, le grandi Istituzioni pubbliche delle tre Regioni hanno risposto”.
“Il mondo corre veloce – afferma Toti- e le merci si muovono con grande rapidità: ieri è arrivata nel porto di Genova la prima nave proveniente dall’Iran dopo la fine dell’embargo e la settimana scorsa con uno dei grandi operatori portuali genovesi abbiamo inaugurato delle gru in grado di scaricare molti piu’ container. Oggi abbiamo bisogno di rendere questa macro regione del nord ovest piu’ competitiva rispetto ai grandi player europei della logistica e ci sono tutte le condizioni per farlo, ci sono gli operatori, ci sono le volontà politiche”.
“Abbiamo aderito a questa iniziativa macroregionale – spiega il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni – perché in Lombardia c’è una concentrazione fortissima di attività logistiche”. Nella regione il settore conta 10 miliardi di euro, pari a oltre il 25% del fatturato della logistica nazionale, genera il 30% del traffico nazionale, conta 18mila imprese e 90mila addetti coinvolti, con 400 milioni di tonnellate di merci trasportate annualmente, di cui il 24% su ferro.
“Abbiamo un interesse comune, il mare – osserva Maroni – Genova è il nostro porto naturale e siamo interessati a svilupparlo. Bisogna investire sulle infrastrutture e sulla logistica ma noi presidenti di Regioni non possiamo farlo da soli, abbiamo bisogno di fare sinergia come è già successo per altri settori e l’iniziativa di oggi è un punto di partenza importante”.
“Spero che presto si possa completare il progetto di unire Milano e Genova in un’ora e dieci, quando sarà completato il nuovo traforo. Siamo consapevoli che questa sia la strada da seguire. Non solo Milano e Genova, ma anche Torino”.
L’assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Francesco Balocco, della regione Piemonte ha voluto sottolineato che “le tre Regioni hanno una forte consapevolezza del valore dello sviluppo della logistica integrata per migliorare l’economia dei propri territori. La logistica sta diventando il centro di un sistema che ingloba la produzione manifatturiera ed il ruolo delle istituzioni è rafforzare questo sistema per fargli assumere un ruolo sempre più rilevante. La politica deve porre le basi per creare una vera competizione con i porti dell’Europa settentrionale”.
Alessandro Sorte, assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, si è soffermato sull’importanza della logistica “per un territorio che ha sta cercando di individuare le priorità per uscire dalla crisi economica. L’apertura del Gottardo costituirà un momento epocale e noi dobbiamo dotarci delle infrastrutture necessarie per facilitare il superamento dei valichi naturali. Dobbiamo avere la forza di contare di più in Europa ed abbiamo bisogno di investimenti”.
Mentre l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Liguria, Edoardo Rixi, ha spiegato che il Nord-Ovest genera il 37% del traffico merci italiano e che dai porti liguri passa il 53% del traffico di container nazionale per sostenere che “far ripartire i nostri territori vuol dire far ripartire l’intero Paese. Il completamento dei corridoi intermodali diventa quindi fondamentale per lo sviluppo. Non possiamo più perdere tempo e dobbiamo cogliere tutte le opportunità, come ad esempio l’apertura del Gottardo, per non rischiare di diventare marginali. Una scommessa da vincere è vedere partire da Novara i treni merci diretti verso i porti del Mediterraneo”.