Firenze – “Abbiamo abbattuto il sistema più gerontocratico e fatto del Pd il partito più votato in Europa”. E’ un Renzi che sprizza ottimismo quello che arringa i suoi dal palco della Leopolda. “Grazie a tutti i volontari e le volontarie. Anche ringraziare i volontari alla Leopolda è riduttivo perchè se ci guardiamo indietro e guardiamo a cosa abbiamo fatto a questo Paese negli ultimi sei anni c’è da dire ‘che cosa bellissimà”, dice il presidente del consiglio. “Se ci giriamo indietro pensiamo che è stato bello provarci ma ora c’è bisogno di un grande salto di qualità – aggiunge . La sfida è quella di dare gambe al processo di cambiamento più grande degli ultimi anni. Quelli che negli anni scorsi dicevano di mettere le bandiere nel frattempo sono andati via dal Pd. La bandiera l’abbiamo tatuata nel cuore”.
Non abbiamo il volto pensoso di chi si ritiene depositario del sapere universale. Non ci hanno costruito in un ufficio comunicazione, quindi dobbiamo dire cosa sarà l’Italia del domani” Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi dal palco della Leopolda. “Io non faccio uno storytelling ma credo che vent’anni di distruzione sistematica dell’immagine dell’Italia non hanno compromesso le capacità di questo Paese. Serve fiducia per ripartire”, ha aggiunto. “Sono orgoglioso della terra dei miei nonni, voglio esserlo della terra dei miei nipoti”. Renzi ha poi illustrato i successi del suo Pd: “Cosa sabbiamo combinato quest’anno, tante cose, anche le polemiche. Stiamo facendo una operazione sulle tasse tanto straordinaria da rasentare un progetto di ambizione. Stiamo abbattendo le tasse, sta realmente accadendo. Se non ci sarà più l’Imu e la tassa sulla casa vuol dire che la voluntary disclosure si è trasformato da sogno a realtà”, ha detto il presidente del consiglio. Quindi uno dei temi più controversi della sua politica, i bonus di 80 euro e quello per i giovani: “Gli ottanta euro non sono stati una mancia elettorale, ma hanno rimesso in moto i consumi – ha detto -. Chi dice che con il bonus vogliamo comprare il voto dei diciottenni non conosce i nostri giovani che non si lasciano abbindolare”. (AGI)