Roma – Si registra un importante e significativo gesto relativamente alla tragedia che ha colpito le regioni del Lazio e delle Marche con il sisma che ha distrutto interi paesi e che ha causato quasi trecento vittime. Viene dalla Sicilia un gesto concreto ed il promotore è l’Onorevole Pippo Gennuso, il quale ha chiesto al presidente dell’Assemblea regionale Siciliana Giovanni Ardizzone di trattare l’argomento nella prossima seduta utile. “Diamo solidarietà con i fatti e non con le parole” – ha detto ai media siciliani – la solidarietà alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto non può essere fatta solo di parole. Ci vuole anche un segnale tangibile che parta dal parlamento siciliano, fatti concreti”. Il deputato siracusano dunque a chiare note rivolge invito i suoi colleghi, ( 89 deputati regionali,) a devolvere gli stipendi del mese di settembre a favore di chi nella notte tra il 23 e 24 agosto ha perduto i suoi cari, la casa, ma anche in sacrifici di una vita. “Noi siciliani sappiamo cosa vuol dire il terremoto. Lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle prima con il Belice e nel 1990 con il sisma della notte di Santa Lucia. Conosciamo la distruzione, il lutto e la sofferenza della gente. Sappiamo che per la fase della ricostruzione, non ci sono soldi che bastano, così nel nostro piccolo possiamo aiutare chi oggi per effetti di un terremoto assassino, non ha più nulla. Chiedo al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, di portare in aula questa mia proposta – prosegue Gennuso – Rinunciare ad un mese di stipendio a favore dei terremotati, non è un’azione politica che può dividerci. Ma lo si approvi nella prima seduta utile dell’Assemblea siciliana”.