Napoli – Le Universiadi del 2019 si svolgeranno a Napoli e in Campania. La decisione è stata presa il 5 marzo e a comunicarlo è la Federazione internazionale degli sport universitari, in occasione del “Meeting of the FISU xecutive Committee”. La decisione, ufficializzata dal presidente Fisu Oleg Matysin e dal segretario generale Eric Saintrond, è giunta al termine della visione dei dossier e dei contributi video presentati ufficialmente dalla Regione Campania a sostegno della candidatura avanzata sin dal mese di ottobre scorso, una “nomination” presentata nelle settimane scorse dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che lo scorso 9 febbraio ha illustrato la candidatura al Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Cosimo Sibilia, presidente regionale del Coni della Campania ha sottolineato che si tratta di “un evento mondiale che, anche se avrà il suo centro a Napoli, coinvolgerà tutte le altre province della Campania, Salerno e Caserta in modo particolare. Sarà quindi un’opportunità di crescita sportiva e sociale di tutta la Regione. Il Coni Campania, con le sue Federazioni Sportive, con le sue competenze e le sue professionalità, sarà sicuramente in grado di offrire un importante contributo organizzativo”.
Secondo le previsioni, a Napoli si riverseranno più di 15mila persone solo tra atleti, organizzatori e addetti ai lavori. Saranno oltre 9mila, in particolare, gli studenti-atleti provenienti da più di 170 Paesi, che si cimenteranno in 14 discipline: atletica, basket, scherma, calcio, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, judo, nuoto, immersioni, pallanuoto, tennis da tavolo, taekwondo, tennis e pallavolo. Si tratta di una mini-Olimpiade, che sarà seguita dalle televisioni di oltre 100 nazioni.
E le risorse sono già a disposizione, da quelle stanziate per l’ex area Nato di Agano e quelle specifiche, e una governance sul modello Expo. Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, è davvero soddisfatto di aver ottenuto le Universiadi 2019 a Napoli. “Sono una grande sfida oltre che una eccezionale e irripetibile occasione per la città e la Campania intera”, dice. “Abbiamo dimostrato la grande capacità e la determinazione di Napoli e del nostro Paese”, portando a Bruxelles un video “in cui è stata messa in rilievo la bellezza del nostro territorio” e “tanta speranza”. “Ci lavoriamo da mesi”, aggiunge De Luca, che ammette che “non era scontato l’esito finale. Le Universiadi comportano impegni finanziari, operativi e logistici di carattere straordinario”.
L’inaugurazione dovrebbe avvenire allo stadio San Paolo, pronto per l’occasione. A Napoli arriveranno migliaia di atleti e studenti, in rappresentanza di tantissimi Paesi, cui si affiancheranno oltre 5mila presenze tra responsabili e organizzatori. Il grande villaggio sportivo sarà appunto realizzato nell’ex area Nato, e saranno coinvolti un elevato numero di impianti sportivi che sono gia’ attivi nella regione. “Abbiamo due anni per organizzarci – spiega il presidente – ma i tempi sono strettissimi”. L’evento “può significare tanto in termini economici e di sviluppo, come è accaduto con Expo a Milano”, e potrà “far decollare il più grande distretto turistico del mondo”. Quanto alle risorse, già previsti “20 milioni di euro per organizzazione l’evento mentre ci sono altri 150 milioni di euro per sviluppo dell’area ex Nato a Bagnoli, nell’ambito del ‘Patto per il sud’ con il Governo”. Serve una collaborazione “seria e duratura anche con il Comune di Napoli per attivare un Comitato promotore e un Comitato organizzatore per dare il via la cronoprogramma. Entro il 31 marzo – puntualizza il presidente dela Regione – la firma formale del contatto, entro fine aprile la compilazione del dossier ufficiale ed entro il 30 maggio la conferma del voto elettronico e poi il via al progetto”.
Infine per il rettore della Federico II, Gaetano Manfredi “il sistema universitario ha fortemente sostenuto questo evento e le azioni saranno portate avanti dalle università non solo campane e dai Cus”.