Il ministro risponde ad un question time al Senato. A palazzo Chigi si riunisce invece il tavolo sulla farmaceutica
Roma – Il Fondo sanitario nazionale “per il prossimo anno sarà di 113 miliardi di euro, pari a +2mld rispetto al 2015”. Lo ha affermato in modo netto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rispondendo il 17 marzo al question time al Senato.
“E’ ovvio – ha aggiunto Lorenzin – che dobbiamo fare i conti con la situazione economica ed è importante eliminare gli sprechi”. Tra le priorità per i prossimi anni, ha quindi indicato il ministro, ”ci saranno il personale sanitario, la ricerca e l’innovazione, l’accesso ai farmaci”‘.
Al ministro sembrano fuori misura le previsioni di chi delimea un futuro fisco per il servizio sanitario pubblico: “assolutamente non si vuole andare verso la privatizzazione del Sistema sanitario nazionale” ha sottolineato sempre durante il question time al Senato.
Piuttosto “l’obiettivo – ha sottolineato il ministro – è mantenere il Ssn un modello universale e universalistico, con un accesso a
cure e prestazioni in modo gratuito per tutti”. Questa, ha aggiunto, ”è una ricchezza sociale per il nostro paese, ciò che ci distingue. Inoltre – ha concluso Lorenzin – facciamo tutto questo spendendo pochissimo, ovvero il 6,5% del Pil”.
Sul fronte della prevemnzione il ministro ha assicurato che “c’è il massimo impegno mio e del governo al fine di garantire la copertura per gli screening neonatali ed un loro ampliamento nei prossimi anni. L’obiettivo – ha sottolineato – è appunto ampliare gli screening neonatali2. E per questo traguardo “abbiamo avuto fondi pari a 5 mln per il 2014 e 10 mln per il 2015. Procederemo dunque in applicazione del previsto decreto per non perdere tali risorse, con l’obiettivo di un ampliamento per tali esami”.
Lo stesso 17 marzo a palazzo Chigi si è tenuta una riunione del tavolo istituzionale sulla farmaceutica al quale partecipano presidenza del Consiglio dei ministri, ministero della Salute, dello Sviluppo economico, dell’Economia, Regioni e Aifa. L’incontro – secondo quanto riportato da Adnkronos Salute – è stato interlocutorio, date le complesse ipotesi di soluzione per lagovernance della spesa farmaceutica che sono ancora in corso di esame. Ipotesi che dovranno prima di tutto trovare una soluzione allo sforamento della spesa ospedaliera, pari a 1,8 miliardi per il solo 2015.
Fra le opzioni (anche integrabili fra loro) quella di creare, rinnovando quello già in atto e previsto dalla legge di Stabilità fino al 2016, un fondo speciale per i farmaci innovativi (oltre a quelli contro l’epatite C anche gli oncologici e tutti quelli con un forte valore aggiunto) che non faccia parte del tetto di spesa; quella di modificare il meccanismo del pay-back, e quella di prevedere un sistema di rimborso a Drg (in pratica ‘a prestazione’, includendo tutte le voci dell’assistenza sanitaria e dunque anche i medicinali), come quello utilizzato nell’ospedalità privata. Il Tavolo sulla farmaceutica si riunirà di nuovo dopo Pasqua.
E sul tema della spesa farnaceutica è intervenuto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti (nel corso di un convegno a Roma promosso dalla Fondazione Astrid), secondo il quale sarebbe “un errore un tetto unico alla spesa farmaceutica ospedaliera come avviene per la territoriale”.”Sulla questione è stato avviato il tavolo con ministro e Regioni – ha spiegato – ma la strada maestra sembra quella del pagamento a DRG come facciamo già per l’ospedalità privata””. Un pagamento a prestazioni che, ha ricordato, “include anche la spesa farmaceutica”. Dalla Liguria è stata espressa soddisfazione è stata espressa anche dal Segretario Nazionale Ugl Medici dott Filippo Fordellone.