Roma – “Le parole del presidente del Consiglio relative ai troppi tagli effettuati sulla sanità non ci sembrano il segnale di una vera presa di coscienza e di una ‘marcia indietro’ da parte del Governo, ma piuttosto la solita promessa senza compimento”.
Lo dichiara il segretario nazionale dell’Ugl Sanità, Daniela Ballico, commentando la dichiarazione del premier secondo cui ‘sulla sanità si è tagliato anche troppo’.
“I tagli lineari messi in atto dagli ultimi governi – aggiunge – incapaci di porre fine alla corruzione e agli sprechi che sono la vera piaga della nostra sanità, hanno contribuito al verificarsi, l’anno scorso, di un’inversione di tendenza sull’aspettativa di vita, legata anche alla mancata prevenzione. L’Italia, infatti, destina alla prevenzione solo il 4,1% della spesa sanitaria totale, collocandosi fra gli ultimi posti in Europa”.
“Gli stessi livelli essenziali di assistenza – prosegue – ogni anno sempre più restrittivi, dovrebbero prevedere prestazioni garantite a tutti i cittadini, ma non risultano applicabili ovunque, in particolare nelle regioni ancora alla prese con i piani di rientro dal deficit”.
“Ammontano a circa 7 miliardi – conclude – i tagli previsti nella legge di stabilità per il 2017 e dopo le dichiarazioni del premier siamo certi che a farne le spese non saranno sanità e servizi, ma le risorse si cercheranno nella lotta all’evasione fiscale e alla corruzione, e in una corretta spending review sempre troppo annunciata e mai praticata”.