Editoriale di Romolo Martelloni – Quando Il team di Avs scelse di creare una atmosfera post-industriale per la presentazione della nuova integrazione funzionale tra robotica intelligente e sistemi ledwall di ultima generazione , alcuni addetti ai lavori si guardarono in faccia tra il serio e il faceto credendo di avere a che fare con una boutade, ma così’ non e’ stato. Nelle vecchie caserme di Via Guido Reni a Roma, in una porzione di ex stabilimenti militari, i robot di Kuka, azienda leader nella automazione industriale e Avs Group sono stati i protagonisti a Roma in anteprima europea del migliore show all’insegna della tecnologia, un evento creato e diretto da Avs Group, la nota azienda romana del settore video. Partner di produzione Osc Innovation e Clonwerk. Molti gli addetti ai ma voti e non, spinti dalla curiosità verso le nuove tecnologie creative speranzosi di assistere a qualcosa di nuovo. E finalmente lo hanno trovato, uno show degno del miglior Fast and Furious, ultima frontiera di innovazione per un mercato creativo, una intuizione tutta italiana. “Avs Group – spiega Alberto Balsamini, corporale service s Director di Avs – è una azienda che lavora nel settore dell’entertainment, fiere, congressi, televisione, concerti, è sempre stata identificata come una video company, una azienda specializzata nel video, che rimane chiaramente il nostro core-business. All’evento romano – proesgue Balsamini – abbiamo messo in campo una novità, robot che animano coreograficamente schermi led. Queste macchine fanno parte della nostra vita, gli oggetti che usiamo e che maneggiamo sono costruiti da robot, le automobili con cui ci spostiamo sono tutte costruite da robot.
Nello spettacolo l’uso dei robot è sempre stato abbastanza sporadico, perché nascono per fare lo stesso movimento ripetuto con la massima precisione e con la massima velocità, è questo quello che devono fare. Quando si parla coreografie o animazioni nascono i problemi, è difficile fargli compiere determinate traiettorie, senza accelerazioni o rallentamenti non voluti e con movimenti fluidi. Queste sono le problematiche che fino ad oggi ne hanno impedito l’uso”. “Anche se qualcosa si e’ già’ visto in giro – ci tiene a precisare Balsamini – noi abbiamo un valore aggiunto, il contributo dato dal suo costruttore. Kuka Roboter è una multinazionale tedesca interessata all’entertainment, loro hanno sviluppato un software di interfaccia tra noi e il robot, utilizzabile con Maya, Cinema 3D e altri software di progettazione, che ci permette di realizzare quello che vogliamo. Al mercato portiamo avanti un progetto nato in collaborazione con Kuka, possiamo far decollare questo settore offrendo soluzioni immediate, nuove opportunità per lo spettacolo. I robot – ha concluso Balsamini – sono una valida soluzione per dare più risalto al vostro show.”