Rischio povertà per milioni di bambini in Europa e in Italia uno su tre. Lo evidenzia un rapporto di Save the Children secondo il quale in Italia i bambini e i ragazzi a rischio povertà ed esclusione sociale sono il 32%, una delle percentuali più alte in Europa.
Sono più di 26 milioni i bambini e i ragazzi, in Europa, che sono a rischio povertà o esclusione sociale.
Una delle conseguenze più gravi di questa condizione è la povertà educativa, che riguarda 1 adolescente europeo su 5, privato della possibilità di costruirsi un futuro ricco di opportunità. In Italia non raggiunge le competenze minime in matematica 1 bambino su 4, 1 su 5 in lettura.
Il rapporto evidenzia come in Italia sia allarmante anche la media di dispersione scolastica che riguarda il 15% dei minori. Inoltre, la differenza media, in percentuale, del rischio di povertà tra bambini con genitori che possiedono un livello medio-alto di istruzione rispetto a quelli che ne possiedono uno più basso è del 46% in Italia, contro quella europea del 53%.
Dallo studio emerge anche che nel nostro paese il 13% dei minori è rischio di povertà grave e il 17% vive in condizioni di povertà persistente. Ad essere più esposti al fenomeno sono proprio quei bambini che vivono in famiglie con genitori impiegati a lavoro meno del 20% del loro potenziale, rispetto a quelli che invece hanno accanto genitori che lavorano tra il 55% e l’85% del proprio tempo.
Secondo “Save the Children” per sradicare la povertà materiale, l’esclusione sociale e la povertà educativa, i Paesi europei e le istituzioni dell’UE dovrebbero affrontare la disuguaglianza già presenti durante l’infanzia, eliminando le barriere che impediscono ai bambini lo sviluppo delle proprie competenze e capacità.