“In Audizione abbiamo evidenziato alcuni aspetti positivi del provvedimento sul capolarato, ma abbiamo anche sottolineato come vada rafforzata la legge”. Lo ha sostenuto Enrico Rossi (presidente della regione Toscana, che ha il coordinamento della materia in Conferenza delle Regioni) davanti alla Commissione Agricoltura del Senato. Rossi ha guidato una delegazione della Conferenza delle Regioni in audizione sul disegno di legge n. 2217 (contrasto sfruttamento lavoro in agricoltura).
“Ben vengano quindi questi nuovi interventi legislativi che aumentano le pene e la certezza che sia colpita l’intermediazione al lavoro agricolo, in quanto sono ormai evidenti le sofferenze e le negatività per l’intero settore dovute all’intermediazione illegale di manodopera. Fenomeno che non è più relegabile solo ad alcune Regioni. In questo disegno di legge è anche positiva l’estensione delle denunce da parte dei lavoratori.
Ma su un punto in particolare le Regioni auspicano una maggiore attenzione, ed è quello dell’introduzione della cosiddetta condizionabilità all’erogazione dei fondi. Serve, infatti, un allargamento del fattore condizionabilità anche al rispetto dei diritti dei lavoratori, introducendolo tra i fattori per l’erogazione di risorse in agricoltura. Il rispetto del diritto al lavoro va esteso in particolare anche all’acceso dei fondi europei.
Inoltre bisogna rafforzare il provvedimento intervenendo anche sul lavoro interinale e sui voucher.
Le Regioni intendono fare la propria parte e assumersi le proprie responsabilità. In tal senso abbiamo proposto di poter avere un ruolo importante di coordinamento tra le istituzioni locali, per svolgere così in modo sempre più efficace i controlli sul territorio nella lotta contro il capolarato. Chiediamo insomma un maggior ruolo nella lotta contro il capolarato, collaborando in modo stretto con lo Stato”.