Roma – Il dati sul Pil e sull’occupazione diffusi il 27 giugno dall’Istat hanno suscitato reazioni positivi in alcuni presidenti di Regioni del Mezzogiorno nello specifico del Molise e della Calabria.
“E’ un segnale di incoraggiamento importante tenendo conto del lavoro svolto in questi ultimi tre anni: è per noi un’ulteriore carica per andare avanti con determinazione”, ha detto all’Adnkronos Paolo di Laura Frattura, presidente della Regione Molise in merito ai dati positivi di crescita di Pil nel Sud rilevati dall’Istat. “Positiva la crescita delle esportazioni, dell’occupazione e soprattutto si è registrata una decrescita dei rassegnati, cioè di coloro che una volta perso il lavoro non ne cercano un altro – ha sottolineato Frattura che ha espresso anche una certa soddisfazione per la conferma del rating alla regione Molise da parte di Moody’s – per quanto riguarda l’export, ad esempio, siamo cresciuti rispetto al 2015 del +151,4%, e nella provincia di Campobasso si supera addirittura il +188,5%: sono cifre che gratificano. Uno dei settori che ha tirato più di tutti è quello dell’edilizia che tra il 2014 e il 2015 ha registro un incremento del 40% di bandi per opere pubbliche”.
“Tre anni di politica di rigore e di scelte impopolari hanno dato i loro frutti – ha concluso Frattura – è una ripartenza per la Regione e per tutta l’area dell’Italia meridionale, dobbiamo continuare a lavorare mantenendo questa rotta”.
Anche Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria ha commentato con l’Adn Kronos i dati positivi di crescita di Pil nel Sud rilevati dall’Istat: “Un segnale timido ma positivo che deve incoraggiare a fare di più perché si possa recuperare il gap ancora esistente e forte tra Nord e Sud. Un segnale inoltre che deve incoraggiare a sostenere le imprese in particolare nello sviluppo dei programmi di ammodernamento di infrastrutture – ha aggiunto Oliverio – e credo sia necessario partire da questi segnali per rafforzare le politiche del governo verso il Mezzogiorno, anche attraverso la politica avviata proprio dal governo con la sottoscrizione dei Patti per lo sviluppo ed in particolare attraverso misure come il credito d’imposta, che potranno consentire al sistema delle imprese di poter utilizzare strumenti e risorse adeguati per nuovi investimenti. Quindi si può parlare di nuove prospettive di crescita – ha concluso Oliverio – sono convinto che se il Mezzogiorno viene assunto come risorsa può essere il vero motore della ripresa economica e sociale del Paese”.