Il nuovo videoclip musicale dell’artista
di Antonio Agosta (Redazione Sicilia)
Antonio Bruno, giovane cantante catanese classe ‘85, si mette a nudo per noi nel racconto del suo cammino musicale, dagli esordi ai giorni nostri. Un sogno iniziato all’età di 5 anni con l’intento di far parte della squadra dello zecchino d’oro, ambizione sfociata nel tempo con la scoperta di una delle cantanti più luminose del panorama italiano, Giorgia, dalla voce soul e il caschetto nero. Era il Festival di Sanremo del 1994, Antonio aveva solo 9 anni, ma da quel momento decise che la musica sarebbe stata la sua compagna di vita. Oggi, 27 febbraio 2017, l’artista ci presenta la sua ultima hit musicale dal titolo “Particolare”, nell’attesa di ascoltarla su tutte le piattaforme digitali più importanti del momento.
Antonio, quale è stato il tuo percorso artistico?:
Crescendo volevo una mia indipendenza economica, e dopo tanto cercare trovai quello che sarebbe stato il mio primo lavoro, anche se solo provvisorio, facevo la maschera nella sala di un cinema. A fine mese, con il primo stipendio in tasca, decisi di cercare un maestro di canto per coltivare il mio sogno. In quei giorni Giorgia si trovava a Catania, il suo tour faceva tappa nella mia città, ormai si stava affermando artisticamente nel panorama musicale italiano, ed io non potevo perdermela. Sfortunatamente per me non feci in tempo ad acquistare i biglietti e, con la delusione nel cuore, quello stesso giorno decisi di andare in giro per le vie della città, quasi vagabondando per dimenticare l’occasione persa. Però, con la determinazione che mi caratterizza, iniziai a cerca la scuola di canto che mi avevano raccomandato. Io sono un ragazzo testardo, non mi arrendo alla prima delusione, non potevo perdermi lo sguardo del mio idolo, Giorgia, diretto verso me all’uscita dal Teatro Metropolitan, dove si era esibita quella sera…e così fu!!! Con mio stupore mi fu data la possibilità di avvicinarmi a lei e consegnarle un biglietto con il mio numero di cellulare. Bingo!…dopo solo 30 minuti mi chiamò al telefono e parlammo col cuore in mano come se ci conoscessimo da tanto tempo. Non ero affatto imbarazzato. Ci ritrovammo a parlare di astrologia, mi accennò del suo compagno di vita coinvolgendomi nel suo privato come una sorella maggiore, e infine mi consigliò di cominciare delle lezioni di canto con un sua carissima amica, Lilla Costarelli. Insieme a Lilla iniziai un percorso musicale alla scoperta della mia voce. Successivamente, dopo aver capito qual’era la mia vera vocazione, m’iscrissi alla Delta Rho con Vincenzo Caponnetto e Alessia Calvino, frequentai diversi stage sulla voce artistica coordinati dal dott. Franco Fussi, seminari di musica siciliana con Rita Botto e laboratori di interpretazione con Antonio Caruso. I miei studi andarono avanti seguiti da Armando Nilletti, maestro che aggiunse tanti altri colori al mio suono articolato. Non ho mai smesso di studiare, seguo seminari che mi possano suscitare interesse per il proseguo della mia vera ispirazione, il canto, anche se credo che la miglior scuola sia sempre il palco!
Quanto è importante per un cantante raggiungere un proprio stile e una propria identità?:
Pensare allo stile vuol dire fare un bel lavoro introspettivo su se stessi, partendo dalla mente, passando dal cuore per poi finire nell’animo. Tutti noi siamo bravi a cantare, ma solo quando troviamo la coerenza e la propria identità umana riusciamo a trovare quello che chiamiamo “stile”. Non è facile, e non tutti riescono a mettere a fuoco quest’idea, dipendiamo anche dai media e dai canoni dell’espressione artistica che ci suggeriscono. Il pubblico, e di conseguenza le etichette discografiche, hanno l’esigenza di contrassegnare un artista piuttosto che un altro, e lo fanno per tendenza, bellezza, suoni, estensione e brani. Io mi chiedo: “come può una persona limitarsi ad essere soltanto uno “stile? La vita varia con le sue infinite sfumature dai ritmi incessanti.” Come può un girasole guardare sempre a nord? Il mio stile è ciò che sento.Quali sono i tuoi punti di riferimento?:
I miei punti di riferimento sono l’autenticità priva di aggiunte inutili. In genere la natura è un buon laboratorio, e per le mie creazioni credo in quelle persone che hanno cuore, perché sono un ottimo punto di partenza, un viaggio che si può trasformare in arrivo!
Cosa provi quando canti?:Quando canto rivivo lo stato d’animo che si manifestata in quel lasso di tempo. A volte gioia, a volte serenità. M’incazzo pure!…e di conseguenza canto incazzato. Di base c’è sempre un collegamento essenziale tra me e chi mi ascolta, nei miei concerti e sulle piattaforme musicali, per quello che costruisco e per il fatto che non smetto mai di benedire.
E’ uscito il tuo nuovo lavoro musicale “PARTICOLARE”, ci puoi raccontare come è nato?:
PARTICOLARE è il nome del brano!
Descrive il momento in cui incontriamo la persona della quale ne rimaniamo attratti sia fisicamente sia intellettualmente. Ovvero, la curiosità di conoscersi al di là delle stesse parole.
E’ un lavoro creato a quattro mani con la collaborazione di Angelo Lizzio, amico, arrangiatore e musicista sempre all’avanguardia. Il pezzo è stato registrato presso l’Orange studio di Paolo Muscolino.
Mentre il videoclip è stato girato interamente all’interno del quartiere di San Berillo, sobborgo storico del cuore di Catania, e in parte dentro il museo “REBA”, uno dei pochi luoghi di ritrovo culturale presenti nella zona. Il direttore, l’architetto Renato Basile, è stato un elemento fondamentale per la riuscita di questo videoclip, ha messo a disposizione tutto il suo tempo permettendomi d’incontrare Maria Giovanna Costa, la creatrice dei vestiti di scena dai colori dinamici e armonici, realizzando un tessuto ispirato al quartiere di San Berillo. Dovevamo obbligatoriamente lavorare insieme. Infine ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per questo mio ambizioso progetto da dietro le quinte, a iniziare dai videomaker, dai truccatori, per poi passare ai fotografi e infine agli amici partecipi del video insieme alle dieci ragazze che hanno fatto di questo videoclip un vero spettacolo.
Il video è stato presentato in anteprima esclusiva il 24 e 25 febbraio al “Bi Fest”, evento culturale ospitato all’interno del “MUSEO REBA”. Mentre la pubblicazione ufficiale del video lo troverete su Youtube, ad iniziare da oggi, Lunedì 27 febbraio alle ore 12:33!!!!Antonio, qual è il tuo primo pensiero al risveglio mattutino?:
Ringrazio l’Universo per la vita che mi ha dato, augurandomi di trasmettere questo stesso pensiero a tutti coloro che sono impossibilitati a ricevere e dare amore, nascosti dietro le guerre e le gioie, anche se talvolta non c’è alcuna differenza tra i due aspetti. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto la realizzazione del mio progetto musicale, che hanno creduto alle mie ambizioni di artista, e soprattutto al fatto che non mi arrendo mai al primo ostacolo.
Voce Antonio Bruno, arrangiamenti brano Angelo Lizzio
testo Angelo Lizzio e Antonio Bruno. Registrazione e mix Orange Studio di Paolo Muscolino, sceneggiatura e regia Antonio Bruno,
aiuto regia, riprese e post produzione Salvo Grasso/Yodema DESIGN,
assistente riprese, foto backstage Andrea Grasso e Gianluca Misenti,
ingegnere designer Maria Giovanna Costa.
Make up artist Angelo Leonardi e Desireè Lagati
direttore MUSEO REBA, motivatore, miniera di soluzioni Renato Basile
shooting fotografico Gianluca Misenti, Francesco Asero, Associazione RENAROSSA con Stefania Carrubba, Lorenzo Sapienza, Mario Castorina, Salvatore Rosselli.
Attrici in ordine di apparizione: Faby Piazzese, Beatrice Averni, Ilaria Franzetto, Martina Vella, Valentina Guglielmino, Stefania Marcellino, Tereza Matiaskova, Maria Licciardello, Ylenia Camiolo
attrice matrona Cioccolatino