Dolce esclusivo di Sciacca
di Antonio Agosta (Redazione Sicilia)
È un dolce tipico di Sciacca, Agrigento, conosciuto anche con il nome di “L’ova rà Bata Ranni” , nato dalle mani sapienti delle sorelle del monastero della Badia Grande intorno al 1500-1600. Inventato come dessert estivo in sostituzione del tradizionale cannolo, una delle specialità più conosciute della pasticceria siciliana, per mancanza di ricotta nei periodi caldi dell’isola.
La storia locale vuole far risalire la preparazione del dolce, dai sapori mediterranei, all’arrivo di Carlo V di Spagna ospite al convento di Sciacca, in suo onore per la visita prestigiosa.
“Uova a foggia di murena”. La traduzione del nome, che può nascondere un lapsus, ricorda la murena femmina che arriva sulla terra ferma per accoppiarsi con la vipera maschio. Oppure il desiderio nascosto di una maternità inconfessabile. Tradizione, o leggenda, non nasconde la bontà di un cannolo, a pasta molle, che soddisfa i palati dei tanti curiosi che vengono da tutte le parti del mondo per gustarlo.