Editoriale – L’immagine a corredo, volutamente sfocata per rispetto della dignità dell’uomo, rende appieno l’idea di quanto stia accadendo in Turchia. Un colpo di Stato, organizzato sicuramente da Generali che credevano di avere le truppe, ma in realtà tutto troppo debole per scardinare il sistema presidenziale vigente. Ed ora, in forma immediata arriva la risposta di un potere che era da abbattere e che invece è stato piu’ che consolidato. Il Presidente turco probabilmente si è voluto togliere sin da subito i suoi sassolini nella scarpa, con il vigile occhio però delle nazioni unite e del panorama politico internazionale. Seimila gli arresti dei soldati rivoluzionari, e spazzati via funzionari e dipendenti di importanti settori chiave dei ministeri finanziari. Ora si andrà verso una riorganizzazione con il potere verticistico in forte ascesa. Ci soffermiamo su questa immagine che rende l’idea di un combattimento, anche coraggioso intrapreso da parte delle persone che sono ritratte, per poi finire legati mani e piedi, umiliati, torturati e frustati. Immagini e fatti che sembrano provenire da antiche epoche storiche, forse nel leggere queste notizie, o nel vederle narrate sugli schemi televisivi, ci sembra di stare a leggere un pò di storia di epoche passate. E invece siamo di fronte alla realtà di un terzo millennio avanzato. Il potere dell’uomo che vince su altri poteri, per lo meno durante questa vita.