Servono nuove regole sul sistema di governo dei Piani di rientro regionali dal deficit sanitario per uscire dal commissariamento.
I presidenti Vincenzo De Luca (Campania) e Mario Oliverio (Calabria) intendono uscire presto dal commissariamento della sanità regionale.
“I commissariamenti in Calabria, – spiega il presidente della regione Calabria, Mario Oliverio – come credo anche in altre regioni, hanno lasciato un segno negativo”.
Oliverio ricorda quindi il commissariamento “della depurazione, dei rifiuti, del dissesto idrogeologico e della sanità”, contromisure che “hanno prodotto fatti negativi. Dovevano supplire alle inefficienze delle amministrazioni ordinarie o regionali – afferma Oliverio – e invece le hanno sostituite determinando, in alcuni casi, disastri”. E’ necessaria una modifica normativa per eliminare l’incompatibilità tra il Presidente della Regione e il Commissario ad acta.
De Luca afferma di voler uscire dal commissariamento in sanità dal prossimo anno: “vogliamo uscire dal commissariamento nel 2017. Per fare questo, però, abbiamo bisogno di avere gli ultimi tre bilanci in attivo e questo lo abbiamo anche perchè i risparmi sono stati ottenuti tagliando 14mila posti di lavoro – dice De Luca -. Ma dobbiamo migliorare soprattutto sui livelli essenziali di assistenza, almeno del 30 per cento”.
“Si e’ abusato del meccanismo di commissariamento per troppo tempo e ci sono regioni commissariate da dieci anni, deresponsabilizzate. Si deve immaginare un percorso nuovo – ha dichiarato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin -, fissando tempi certi per uscire dai commissariamenti”.