Il suo vivere di uomo elastico
di Antonio Agosta (Redazione Sicilia)
Nunzio nasce a Napoli ventinove anni fa, vivendo sin da piccolo una vita all’interno di un corpo fragile dentro e fuori, una quasi corazza costellata da dolori e tante complessità dovute dal suo aspetto esteriore. Nunzio è affetto dalla SINDROME-EDS, quella malattia che comprende una serie di patologie ereditarie trasmesse per via genetica. La pelle tende a rompersi con facilità e a cicatrizzandosi con difficoltà, perché le articolazioni sono iperealistiche e necessita particolare attenzione alle contusioni. Da piccolo assiste alla morte prematura della madre, soffriva della sua stessa sindrome, oltre al periodo passato in coma senza mai capirne il motivo. Nunzio oggi è un giovane maturo e consapevole dei suoi limiti, nonostante non abbia mai rinunciato alla sua passione per la recitazione e l’arte, prendendo le giuste precauzioni. Nunzio ha partecipato a diversi cortometraggi che l’hanno visto protagonista, oltre a fare da guest star al radiodramma sul web “Passioni Senza fine 2.0”, dove ha dato voce a Sandro De Santis, un bambino coinvolto in una brutta storia di pedofilia. Nunzio invita, tutti quelli che sono coinvolti in casi di pedofila, di non lasciare tutto dentro e parlarne con i propri familiari. L’amore è un punto dolente della vita del giovane Nunzio. Nonostante si senta diverso dagli altri suoi coetanei, per motivi legati al suo stato fisico, si auspica di amare senza riserve e in modo totale.
Nunzio: non tutti conoscono la sindrome di Ehlers – Danlos. Quando hai scoperto di avere questa sintomatologia?: Qualche anno fa dopo una fibrillazione al cuore sono stato in coma, e dopo vari ed accurati accertamenti mi hanno diagnosticato la sindrome.
La sindrome di Ehlers – Danlos ti rende fragile fuori e dentro. Come vivi questa patologia nella vita di tutti i giorni?: Questa patologia provoca dei dolori cronici con i quali sei costretto a conviverci e, nonostante tutto, io vado avanti e vivo la mia vita con il sorriso sulle labbra, anche se a volte è difficile. Dallo sguardo s’intravede tutto il mondo che una persona ha dentro.
Al di là della malattia sei un ragazzo con le stesse passioni e sogni tutti tuoi coetanei. Come lo vedi il tuo futuro?: Faccio l’attore, ed è quello che voglio fare. Nella vita di tutti i giorni cerco di aiutare le persone che hanno la mia stessa patologia o altre patologie rare, e nel frattempo preparo il mio futuro ad Hollywood. Sognare non costa nulla, no? Vorrei tanto recitare nella mia serie preferita: ” The Walking Dead”. Amo il genere horror.
Da ragazzo hai subito atti di bullismo a scuola?: Si! I ragazzi osservano il diverso con divertimento, non guardano quello che tu hai dentro. Ti giudicano. Ti maltrattano. Ti beffeggiano. Però, fortunatamente ci sono anche le belle persone intelligenti, quelle persone che ti proteggono e ti vogliono bene per quello che sei…
Sei reduce di un cortometraggio di successo dal titolo: “ELASTIC HEART”, diretto da Giuseppe Cossentino. Com’è stato per te manifestare pubblicamente la tua patologia?: All’inizio avevo un po’ di paura di rendere pubblica la mia storia vera. Ciò nonostante Giuseppe Cossentino ha diretto con grande bravura e professionalità il cortometraggio vincitore di due Oscar del web , è riuscito in soli 10 minuti ha esporre cinematograficamente la mia storia. Difatti, oggi, grazie al cortometraggio ho acquisito molta popolarità, adesso sono un attore e un personaggio popolare conosciuto come ” l’uomo elastico” italiano. Partecipo a eventi e faccio pure il red carpet, i media nazionali ed esteri s’interessano della mia storia e del mio essere ” elastico”. “No per scelta, ma per genetica”.