di Antonio Agosta (Redazione Sicilia)
Un nuovo sceneggiato, tutto italiano, con la regia di Giuseppe Gagliardi, ispirato a vicende realmente accadute e raccontate nella versione Noir dei giorni nostri, sia nell’interpretazione recitativa sia nella rappresentazione scenica, chiuso, come può essere un convento, un quartiere o la famiglia, per far riflettere la contemporaneità del nostro Paese. Una fiction girata in dodici puntate con lo scopo di coinvolgere il pubblico con un genere già noto in America, ma che vuole sfruttare gli elementi del dramma familiare italiano in un contesto poliziesco dal cielo cupo e dalle scene con le sfumature di colore scuri.
Valeria Ferro, l’attrice Miriam Leone, è ispettore della Squadra Omicidi della Mobile di Torino, una donna che lotta con le proprie inquietudini personali, le sofferenze dell’infanzia e del suo presente, segnati dall’omicidio del padre per mano della moglie Lucia, la madre della protagonista, interpretata dalla bravissima Monica Guerritore. Un omicidio vissuto con gli occhi di Valeria, bambina, quando ancora credeva alle favole e a quel mondo incantato che vive dentro di noi.
Ogni puntata ha una sua storia che si conclude in modo verticale all’interno dello stesso episodio, seguito da una trama orizzontale con i rapporti, per nulla facili, tra la protagonista e sua madre, quasi ad arrivare a punto di rottura con il mondo che li circonda.
Torna la fiction su Rai 3, una scommessa senza fronzoli che vuole mettere a nudo quelle verità nascoste dietro false aspettative, con un cast d’eccezione che vuole soddisfare l’attenzione del pubblico pagante.