Il femminicidio uccide 100 donne ogni anno. Piangere e indignarsi non le farà tornare indietro. Solo azioni concrete potranno impedire che questo vile crimine torni a ripetersi.
Alla luce di ciò, la vice presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati Renata Polverini ha presentato l’iniziativa “mai piu’sola”, quale azione comune del sindacato Ugl e del patronato Enas, volta a focalizzare l’attenzione proprio sul femminicidio e per essere al fianco delle donne e soprattutto a tutela della loro vita, della loro dignità e dei loro diritti. In 100 piazze da sabato 30 luglio a sabato 6 agosto il patronato Enas sarà pronto a dare una mano a chi cercherà aiuto. Una mobilitazione, accompagnata anche da una campagna sui social con l’hashtag #maipiu’sola, pensata proprio per l’estate perche’ – come sottolinea il Presidente dell’Enas Ugl Stefano Cetica: “I diritti non vanno in vacanza. Il contatto diretto con la gente è doveroso ed oggi più che mai indispensabile. Siamo convinti che non si possa relegare a mero fatto di cronaca nera il femminicidio né si puo’ delegare solo alle Istituzioni e alle forze dell’ordine un dramma”.
L’Enas, secondo quanto comunicato da Claudio Durigon, mette a disposizione gratuitamente strumenti e servizi quali:il congedo parentale per le donne vittime di violenza di genere; il congedo di maternità; la consulenza sui diritti della donna in gravidanza e nel post partum; la consulenza sui diritti dei disabili”.
Ai gazebo saranno presenti i dirigenti, i segretari di categoria, i pensionati, le operatrici del patronato e del caf, i tanti giovani dell’Ugl. “Ottima iniziativa – commenta il dott. Filippo Fordellone segretario nazionale ugl medici – essere riusciti a mettere in piedi una rete territoriale con le altre organizzazioni sindacali, la consigliera di parità, le istituzioni, le associazioni, le forze dell’ordine e le Prefetture grazie alle quali sono stati sottoscritti un protocolli d’intesa proprio per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno delle violenze sulle donne. Il tutto perché alle parole si faccia seguito con atti concreti. Un atto concreto è l’iniziativa del patronato Enas dell’Ugl in quanto va a creare quel dialogo con le donne in difficoltà”.
L’obiettivo della campagna di sensibilizzazione promossa in sinergia con il patronato Enas e l’Ugl – come spiega il segretario generale dell’Ugl Francesco Paolo Capone – è quello di fare un “check up” dei diritti delle donne. “Crediamo che una grande organizzazione sindacale debba fare anche questo. Ecco perché siamo impegnati in prima linea a non lasciare più sole le donne”. Perché la mission è non lasciare sola nessuna donna.”