di Antonio Agosta (Redazione Sicilia)
Quasi vent’anni fa moriva Ivan Graziani, cantautore e rocker d’avanguardia del panorama musicale italiano. Oggi avrebbe compiuto 70 anni, autore diretto e ironico dalla chitarra mai allineata, come viene ricordato dai suoi colleghi che rimpiangono la sua scomparsa prematura.
«Sono così, mi piace dare fastidio alla gente. Sono così, mi piace, andare contro corrente…». Lui era Graziani, un musicista dallo stile astratto e dalle pennellate rapide, come fosse un pittore della musica italiana, perché odiava la retorica.
Ha sempre raccontato qualcosa di suo usando un linguaggio a metà tra il rock e la canzone d’autore, anticipando quella musica ancora da svelare.
Ivan Graziani esordisce con la sua chitarra, discograficamente, a diciotto anni con i Nino Dale and His Modernists, per poi intraprendere la carriera da solista nel 1972 con pezzi rimasti nella storia della musica italiana, come “Firenze”, “Lugano addio”, “Monnalisa” e “Signora bionda dei ciliegi”, canzoni che hanno immortalato la sua stravaganza musicale riconosciuta anche dalla quella critica non sempre benevola nei suoi confronti.
Teramo, la città in cui è nato, si prepara a festeggiare al meglio il compleanno del suo illustre cittadino.