Redazione – Venerdì 19 agosto, con un accensione di 7 minuti e mezzo (420 secondi), la NASA ha messo alla prova il nuovo controller dei motori, che avrà il compito di monitorare lo status dei propulsori e di interfacciarli con il resto del vettore.
Nel corso del test, i motori hanno erogato una potenza variabile tra l’80 e il 111%, in linea con le aspettative.
I motori RS-25 sono costruiti da Aerojet Rocketdyne e sono stati sviluppati inizialmente come propulsori principali degli Space Shuttle. Una volta chiuso il programma delle navette spaziali e varato il nuovo SLS, gli RS-25 sono ora in fase di aggiornamento per essere installati sul nuovo razzo.
L’accensione di venerdì scorso ha chiuso la terza tornata di prove di un programma di sei fasi di test.
Oltre che i motori RS-25, l’SLS prenderà in prestito dallo Shuttle anche i Solid Rocket Booster (SRB), i razzi laterali che avranno il compito di aumentare la spinta al momento del decollo.
Il primo volo dell’SLS è previsto nel 2018, quando il razzo porterà intorno alla Luna per un test di prova unmanned la capsula Orion. In quell’occasione, voleranno con il vettore anche alcuni Cubesat, tra cui l’italiano ArgoMoon della torinese Argotec.