Niente acquisizione di quote di Lufthansa (ma solo un ulteriore accordo codeshare) e maggiore attenzione verso le compagnie del gruppo, come Air Berlin e Alitalia. Dopo un mese di speculazioni sul suo futuro e su quello di Alitalia, in un intervento arrivato durante la 19ª Annual Global Airfinance Conference in corso a Dublino, il Presidente e CEO di Etihad Aviation Group James Hogan ha sgombrato il campo dalle ipotesi, riaffermando l’attenzione del gruppo verso i vettori partner. «Abbiamo recentemente iniettato cento milioni di euro di capitale nella compagnia aerea italiana, oltre ad aver convertito obbligazioni in strumenti semi-equity», ha detto Hogan. «Questo dimostra l’impegno di Etihad Airways nei confronti di Alitalia». «Etihad Aviation Group e il governo di Abu Dhabi – nostro azionista – sono entrambi impegnati nell’inversione di rotta di Alitalia» ha quindi aggiunto. Da quando Etihad ha messo 560 milioni di euro in Alitalia, diventando azionista con il 49% delle quote, qualcosa nella compagnia italiana è cambiato, ha raccontato Hogan. «Durante il primo anno dal nostro ingresso, abbiamo visto progressi grazie ai nuovi investimenti in flotta, prodotti, brand e infrastrutture», ha detto. Tuttavia Alitalia è di nuovo in difficoltà ma è necessaria una «soluzione italiana» per la compagnia: «voglio essere chiaro: sarà il management di Alitalia a definire e consegnare il piano industriale, che porterà la compagnia aerea verso il ritorno all’utile», ha detto. «Il management e gli azionisti hanno lavorato sodo per mettere a punto un piano industriale per il futuro sostenibile del vettore e sono fiducioso che il management e i dipendenti abbracceranno il cambiamento necessario per tornare in pista», ha quindi concluso. Proprio sulla seconda fase del piano industriale nel corso del mese di dicembre si sono rincorse una serie di ipotesi sul futuro di Alitalia, sia per quanto riguarda il presunto modello di business da adottare e sia sui possibili tagli occupazionali, stimati in circa 1600 unità. Il governo italiano e il Ministro della infrastrutture Graziano Delrio hanno chiesto ai vertici della compagnia maggiore dettagli sul piano, che tuttavia non arriveranno prima di due settimane.