Roma – E’ lecito chiedersi se non si sa fare l’albero come si possa governare una città o un paese. Ebbene non bastano certo ora i proclami di ricorsi, e richieste di risarcimento danni a restituire il decoro all’Altare della Patria, alla capitale d’Italia, a quella città che nel suo cuore porta lo Stato della Città del Vaticano. Una città eterna, non come tante, attenzionata da tutto il mondo e perfino nell’aldilà. Ebbene con Spelacchio il malgoverno ed il malcostume gestionale appare in tutto il suo splendore. Certo è che se la orecchiuta sindachessa doveva cambiare tutto, non lo ha fatto per la fornitura dell’albero natalizio che da dieci anni or sono è affidato ad una tal ditta del nord Italia. Cinquantamila euro, tant’è. C’è gente che fa i conti per comprare le pallette nuove, e ricicla quelle vecchie… e noi ci concediamo il lusso dell’albero spelacchiato, dichiarato poi ufficialmente secco. Ai posteri le ardue sentenze.