
Segno negativo per l’inflazione nell’Eurozona a febbraio, scendendo a -0,2% rispetto allo 0,3% di gennaio. E’ la stima flash di Eurostat. L’ultimo segno meno nell’Eurozona si era visto a settembre 2015 (-0,1%).
Guardando alle componenti principali, i servizi hanno il tasso più elevato (1%, mentre a gennaio erano a 1,2%), seguiti da cibo, alcol e tabacco (0,7%, a gennaio erano a 1%), prodotti industriali non energetici (0,3%, rispetto allo 0,7% di gennaio) ed energia (-8%, rispetto a -5,4% di gennaio).
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l’inflazione di fondo, anche se più debole, resta positiva (+0,5% dal +0,8% di gennaio).
Le componenti che contribuiscono in misura maggiore a determinare questo quadro sono i beni energetici non regolamentati (che accentuano la flessione tendenziale da -5,9% di gennaio a -8,4% di febbraio), gli alimentari non lavorati (-1,2%, da +0,6% di gennaio) e i servizi relativi ai trasporti (-0,7%, da +0,5% del mese precedente).
Il calo mensile dell’indice generale è determinato da quasi tutte le tipologie di prodotto ma, soprattutto, dalla diminuzione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (-2,2%). L’inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,6%.
I prezzi del cosiddetto carrello della spesa dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,1% rispetto a gennaio e dello 0,4% su base annua (a gennaio era +0,3%). Per l’Istat. Si tratta del primo calo tendenziale da dicembre 2014 e del più ampio da luglio dello stesso anno. In particolare per i prodotti alimentari (incluse le bevande alcoliche) i prezzi diminuiscono dello 0,1% su base mensile e registrano, su base annua, un’inversione della tendenza (-0,3%, da +0,4% a gennaio).