A Deir Ezzor i miliziani distribuiscono dolcetti a uomini e bambini
di Antonio Agosta
Mentre il mondo intero condanna l’attacco a Bruxelles, da parte dei terroristi islamici, In Siria e in Libia si festeggia il massacro che ha fatto precipitare nel terrore la capitale belga, colpendo il cuore dell’Europa, regalando caramelle e dolci a uomini e bambini rigorosamente musulmani. Dai festeggiamenti sono escluse le donne, perché la loro immagine può deturpare la gioia di una crociata, rivoluzionaria ed estremista, fatta di soli uomini, che non vede una fine a questa carneficina.
Un massacro fortemente applaudito a Sirte, roccaforte dell’Is, accompagnato dallo sventolare di bandiere e da spari di mitra in aria, sotto un cielo velato dal pianto dei familiari delle vittime.
Intanto, dalla presidenza della Siria e della Libia, arrivano messaggi di cordoglio per l’accaduto a Bruxelles, comunicando la loro solidarietà per le vittime e i loro familiari, perché anche gli stessi libici, a loro volta, sono stati oppressi dalle violenze dell’Is.
Sembra di ritornare indietro all’11 settembre del 2001, giorno degli attacchi alle torri gemelle, con una serie di attentati suicidi che causarono la morte di quasi 3000 persone. Un nuovo big bang che vuole annullare il mondo precedente e cominciare una nuova epoca fatta di terrore.
Purtroppo l’Occidente ha fallito la strategia d’attacco, sottovalutando il vero nemico che è già alle porte.