Roma – Ad un anno dalla riforma del lavoro si riscontrano dati positivi sull’andamento occupazionale. Si evidenzia che diminuiscono i licenziamenti e anche la cassa integrazione. I dati provengono dal ministero del Lavoro. Nel contempo non bisogna dimenticare gli effetti del programma “Garanzia giovani”.
In particolare nel quarto trimestre del 2015 sono stati registrati 243.206 licenziamenti con un calo del 14,9% rispetto allo stesso periodo del 2014. I licenziamenti in meno sono stati 42.487. Diminuiscono soprattutto quelli degli uomini (-18,4%) mentre per le donne si sono ridotti del 9,3%.
In particolare nel quarto trimestre del 2015 sono stati registrati 243.206 licenziamenti con un calo del 14,9% rispetto allo stesso periodo del 2014. I licenziamenti in meno sono stati 42.487. Diminuiscono soprattutto quelli degli uomini (-18,4%) mentre per le donne si sono ridotti del 9,3%.
“La creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro nuovi – sottolinea Graziano Delrio, ministro alle infrastrutture – e il dimezzamento delle ore di cassa integrazione, danno dei numeri che non sono discutibili sull’efficacia di queste misure”.
“Il bilancio è molto positivo – aggiunge Delrio – oltre 750mila contratti di tempo indeterminato danno una cifra straordinaria di cambiamento nel sistema italiano”.
Mentre il sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba, ha chiesto alla UE di continuare a finanziare il programma “Garanzia giovani”, che è finanziato in parte dall’Unione europea. In Italia “circa 980mila giovani si sono iscritti” ai programmi partecipando all’iniziativa, “di questi 625mila hanno già ricevuto assistenza dai centri servizi e 62mila hanno ricevuto un primo inserimento professionale”.
Bobba è soddisfatto dai risultati che si stanno registrando, anche se “con un 39% di disoccupazione giovanile non dobbiamo stare tranquilli nè rilassarci”. Per questo l’Italia ha chiesto, nell’ambito del processo di revisione di medio termine previsto per quest’anno, di continuare a finanziare la Garanzia giovani anche nei prossimi anni. “Ci sono alcuni Paesi che ci sostengono, come Francia e Lussemburgo”.
Mentre il sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba, ha chiesto alla UE di continuare a finanziare il programma “Garanzia giovani”, che è finanziato in parte dall’Unione europea. In Italia “circa 980mila giovani si sono iscritti” ai programmi partecipando all’iniziativa, “di questi 625mila hanno già ricevuto assistenza dai centri servizi e 62mila hanno ricevuto un primo inserimento professionale”.
Bobba è soddisfatto dai risultati che si stanno registrando, anche se “con un 39% di disoccupazione giovanile non dobbiamo stare tranquilli nè rilassarci”. Per questo l’Italia ha chiesto, nell’ambito del processo di revisione di medio termine previsto per quest’anno, di continuare a finanziare la Garanzia giovani anche nei prossimi anni. “Ci sono alcuni Paesi che ci sostengono, come Francia e Lussemburgo”.