L’ex premier in rimonta si sta togliendo sicuramente qualche sassolino dalle scarpe in questa ritrovata titolarità politica pura. E lo scontro diventa subito duro tra Renzi e Alfano. Quest’ultimo, infatti teme la nuova legge elettorale che spazzerebbe via il suo movimento-partito, e quindi la politica si scalda in piena sinergia con le temperature in crescita. Il voto anticipato di settembre/ottobre dunque spaventa molti. L’asse Renzi-Berlusconi di fatto colloca in terza posizione il Movimento del comico nazionale, che si accoda alla legge elettorale senza battere ciglio. Il modello tedesco sarà anche quello italiano con tanto di sbarramento e chi non ha i voti starà a casa. Ovvio che Alfano dopo anni ed anni di ministeri susseguenti, da Berlusconi a Renzi, e poi fino a Gentiloni, ora vede la sua strada sbarrata dalla legge elettorale che il suo stesso governo sta portando avanti. Un pò è seccato anche Gentiloni che ribadisce gli impegni del governo in carica. Ma questo si potrà risolvere, il nodo-lodo Alfano dunque è quello della legge elettorale e lo scontro con Renzi sfiora anche la rissa poichè l’Angelino nazionale non ci sta. Ma Berlusconi certo non starà a tutelare lui e quindi l’Italia si appresta a varare una nuova legge su cui si andrà al voto al più presto. Un anticipo che sconvolge i progetti di molti e che vede proiettato il nuovo Renzi alla guida di Palazzo Chigi, e Forza Italia, potrebbe anche stare nel governo, per assicurare stabilità al Paese. Se questo quadro sarà delineato, la nuova coalizione Pd-Forza Italia resterebbe al governo per anni, mettendo alla porta le urla pentastellate, e le ire di Alfano. Ai posteri le ardue sentenze.
Daniele Imperiale
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