Le donne cattive? Eccome se esistono, senza di loro tutto sarebbe più noioso. Alcune, davvero maestre di cattiveria hanno imparato secondo le convenienze, a essere dolci e amabili e nello stesso tempo, pronte a ogni malvagità.
La letteratura, il cinema, le serie televisive le dipingono come efferate criminali, meretrici, traditrici e vedove sanguinarie.
La storia, il teatro, la letteratura, la storia, il cinema, l’amore, senza queste “Satanasse infernali” non avrebbero lo stesso rilievo.
Nei secoli malvagie, le donne cattive e calunniatrici hanno impugnato pugnali, veleni e pistole
Eroine nere, incarnazione del male, ben lontane dall’immagine delle damine inzuccherate, sono entrate a pieno titolo nelle strutture profonde del cervello umano. Confinate intorno a un potere malefico sono state capaci in ogni epoca storica fino ai giorni nostri, di difenderlo con una superiorità senza pari.
Olimpia d’Epiro
Donna orgogliosa, di stirpe regale, dotata d’intelligenza superiore, famosa per le feste olimpiche fu la madre di Alessandro Magno. Ripudiata dal marito Filippo II, morto accoltellato, trascorse l’esistenza tra intrighi, delitti e vendette per assicurarsi il potere e garantire il regno della Macedonia al suo unico figlio.
Cleopatra.
Il cui nome significa “gloria del padre”. Donna affascinante si definì la reincarnazione delle Dea Iside. Nemica giurata del popolo Romano, fu accusata di ogni cospirazione nei confronti dei suoi amanti romani: Giulio Cesare e Marco Antonio.
Hatshepsut
La donna faraone a capo di un Egitto ricco e potente. “Hatshepsut figlie del re, sposa di Dio”, governerà il paese a posto del nipote non in grado si assolvere il compito. Per sopravvivere in mondo di uomini sopprime ogni desinenza femminile e conquista un potere illimitato per 20 anni.
Agrippina
Giulia Agrippina, sorella del terzo imperatore Gaio Cesare detto Caligola, moglie del suo successore Tiberio Claudio Cesare e madre dell’ultimo Nerone, con il titolo di Augusta ebbe un ruolo di primo piano nella Roma imperiale. Instancabile creatrice di trame nere e occulte riuscì abilmente a destreggiarsi nelle maglie del potere fino a quando fu “suicidata” dal suo stesso figlio Nerone.
Teodora di Bisanzio
Audace e scandalosa affascinò l’imperatore d’oriente Giustiniano e dopo un’iniziale vita avventurosa, nel 527 d.c. divenne sua moglie. Conquistò il privilegio della corona e i massimi poteri esecutivi e legislativi. Fu capace di prendere ogni sorta di decisioni per preservare il trono e il suo immenso potere.
Olimpia Pamphili Maidalchini.
Protagonista della storia della Roma del XVII secolo, riuscì ad evitare la vita monastica, cui era destinata, imbastendo calunnie e malvagità sul padre spirituale incaricato della sua formazione. Sposò giovanissima un facoltoso borghese di cui si liberò presto, di seguito, divenne la moglie di Pamphilio Pamphili e amante di suo fratello Giovanni Battista Pamphili, brillante avvocato e futuro papa Innocenzo X. Perfettamente inserita nelle maglie del potere pontificio non ci fu decisione che non fosse attentamente valutata dalla sua persona. Olimpia fu soprannominata la papessa, divenne ricchissima, quando morì, lasciò in eredità un ingente patrimonio stimato all’epoca 2 milioni di scudi.
E delle concubine….ne vogliamo parlare?
Sono tante, tantissime, in ogni epoca, settore e governo.
La storia dei papi, di re e presidenti è piena di frequentatrici notturne in grado di sollazzare o condurre a miglior vita il capo di turno. Nei secoli precedenti fu coniato un termine attualissimo: la pornocrazia, un neologismo di origine francese che indica la forma di governo caratterizzata dall’influenza di cortigiane e favorite sugli uomini di potere.
Nelle stanze da letto, negli harem, nei sultanati, è chiaro, si riformulano le storie delle società.
In generale tuttavia, gli intrighi, le calunnie non hanno genere ma l’alternanza dei ruoli ne favorisce gli effetti a seconda degli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Salem
Salem una città degli Stati Uniti d’America nello Stato del Massachusetts famosa per il processo alle streghe del 1692 in cui sono state realmente emesse condanne a morte dall’autorità religiose e dall’istituzioni locali, in seguito alla superstizione, cattiveria e ignoranza di tutti gli abitanti.
A Salem, così come in altri paesi, le streghe, le donne sono state vittime di calunnie e cattiverie senza pari.
Al riguardo mi vengono in mente “Il Crogiuolo”, un dramma in quattro atti di Arthur Miller e “La lettera scarlatta” di Nathaniel Hawthorn di cui consiglio la lettura.
Maria Grazia di Marzio