Colle di Tora – La Valle del Turano ha dato questa mattina l’ultimo e mesto saluto a Paola Pandolfi, e ai suoi due giovani figli, Benedetta di 13 anni e Giuseppe di 10. Tutti e tre sono morti sotto le macerie del violento sisma che li ha colpiti ad Amatrice dove si erano trasferiti da poco. Da quell’orrore si è salvato soltanto il padre dei piccoli gravato ora da questo triplice grave lutto. Le tre bare erano state già trasferite nella Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo presso Colle di Tora, paese nativo e di residenza di Paola, 47 anni stimata e apprezzata da tutti. La Chiesa non è riuscita a contenere la folla che ha voluto dare l’addio a queste tre giovani vite spezzate dalla violenza della natura. Colle di Tora, un posto dove tutto è ordine e bellezza ha vissuto la cerimonia funebre con grande compostezza e dignità. La S. Messa è stata officiata da don Roberto D’Ammando, attuale parroco facente funzioni di Colle di Tora, il quale ha tracciato nella sua omelia di grande spessore morale, etico e di fede, un quadro realista sull’accaduto. “Questa tragedia – ha detto – e alle domande del perchè putroppo non troviamo alcuna risposta. Il silenzio, non è assenza di parole, ma deve servire a predisporci all’ascolto nella vicinanza fraterna, nella solidarietà, nel dolore e nello smarrimento. Il fatto di essere qui presenti – ha proseguito don Roberto – significa dover poter guardare oltre, in questo silenzio assordante ci sembra di trovare l’assenza di Dio. Non so cosa poter dire che vi aiuti e vi consoli, ma dobbiamo trovare un segno di speranza e non lasciarsi schiacciare dal dolore. Voi non siete soli – ha concluso rivolgendosi ai familiari, vi siamo vicini in tantissimi, e se la morte strappa il legame vitale non annienta però l’affetto. Ora Paola, Benedetta e Giuseppe vivono una dimensione diversa. La parola ci apra alla speranza, il frutto è rialzarsi”. Il Sindaco di Colle di Tora Beniamino Pandolfi ha presenziato in forma ufficiale ai funerali indossando la fascia tricolore e ha decretato per l’intera giornata il lutto cittadino, osservato da tutti, sia dai residenti che dai numerosi turisti e vacanzieri presenti in questo periodo estivo a Colle di Tora. All’uscita dalla Chiesa le salme sono state accolte tra un grande tributo di applausi, tanti palloncini bianchi, ed uno striscione di compagni di scuola… e poi si è diposto il corteo che li ha accompagnati verso l’ultimo viaggio terreno.
(n.d.d.r.) Il Paradiso accolga queste anime, spezzate alla loro vita. Abbiamo voluto essere presenti per questo tragico evento, per i legami che abbiamo con la Valle del Turano, ed è stato giusto esserci poichè quando si hanno rapporti con i territori essi non possono essere limitati alla sola promozione delle bellezze naturali. In questa comunità oggi era palpabile l’aria del dolore, del silenzio, del rispetto e della condivisione. Il nostro articolo segue la linea editoriale del rispetto per cui non riportiamo inutili particolari sulla storia di questa famiglia, e quindi ci siamo voluti soffermare sul loro ultimo saluto e sull’importante messaggio che il parroco Don Roberto ha saputo dare, una omelia sincera, realista, non di circostanza che sicuramente contribuirà a trovare nella fede un pò di forza alla famiglia e alla comunità intera per proseguire ed andare avanti. Ad maiorem Dei Gloriam XXVI
@danieleimperiale – Direttore di AndradeLab UfficiStampaNazionali
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