L’Aquila – Si è svolto presso l’Auditorium dedicato al Generale Salvatore Florio della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza dell’Aquila un interessante approfondimento sul tema: “La prevenzione ed il contrasto alla corruzione e la nuova disciplina degli appalti pubblici”. I lavori sono stati aperti con una introduzione del Comandante Regionale dell’Abruzzo Generale di Brigata della Guardia di Finanza dott. Flavio Aniello, che ha presentato il tavolo degli autorevoli relatori prospettando una presentazione guidata sull’organizzazione e sul ruolo della Guardia di Finanza nell’ambito delle attività repressive dei fenomeni corruttivi all’interno delle amministrazioni pubbliche. Il Generale Aniello ha posto anche l’attenzione sul ruolo degli ordini professionali che esercitano attività collegate a determinate attività in cui è opportuna una azione di raccordo. E’ stato parimenti sottolineato il ruolo della comunicazione giornalistica e degli ordini professionali in relazione alle attività ispettive e di controllo delle forze dell’ordine. “Il problema corruzione – ha affermato il Gen. Aniello per AndradeLab – va individuato non solo a livello repressivo ma anche a livello preventivo ed il rapporto sinergico con gli ordini professionali in particolare con quello giornalistico per diffondere al massimo la cultura dell’etica della coscienza civile, e per una corretta interpretazione delle norme . Siamo ancora all’inizio del codice degli appalti e decreti attuativi e quindi serve la giusta sensibilizzazione verso l’opinione pubblica. In particolare a L’Aquila dove la problematica trattata è molto sentita e luogo adatto per gli approfondimenti di questa giornata”. Dopo l’intervento del Comandante Aniello, è stato il Generale Gennaro Vecchioni Comandante delle Unità Speciali della Guardia di Finanza ad entrare tecnicamente nel merito con una approfondita panoramica normativa ed attuativa in campo nazionale sia per quel che riguarda le normative, aspetti punitivi, indagini ed iter processuali sui capi di imputazione dei reati commessi contro la pubblica amministrazione. La dott.ssa Nicoletta Parisi consigliere autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha poi fornito uno spaccato estremamente interessante sulle evoluzioni tecnico- giuridiche per la lotta alla corruzione, ed ha spiegato le fasi organizzative della struttura della quale è componente.
“La parola chiave – ha detto – nel contrasto alla #corruzione è #CONTRASTO: un vocabolo molto efficace che comprende i concetti di Prevenzione e Repressione, complementari ed ineliminabili.
La #Prevenzione avviene ex ante, e riguarda fenomeno generali; mentre la#Repressione va fatta ex post, riguardo singole condotte. Il perseguimento di certi interessi appartiene alla natura dell’uomo. L’eliminazione della #Corruzione è un obiettivo fallace, falso e inutile. Bisogna invece innescare una rivoluzione culturale per cambiare l’attitudine che ha pesanti ripercussioni sul tessuto economico, ma soprattutto su quello istituzionale.”
Il Sostituto Procuratore della Repubblica dell’Aquila dott. Fabio Picuto il quale ha spiegato l’evoluzione normativa rispetto ad una diversificazione della pena da infliggere per i reati di corruzione. Dal tradizionale rischio carcere, si è gradualmente passati a sentenze e provvedimenti di confisca dei beni personali, i quali sono un deterrente maggiore. “La paura di rimanere poveri ha effetti sugli individui superiori alla paura di finire in galera. Le pene per la #corruzione prevedono il patteggiamento e la sospensione della pena per gli incensurati. Dal 2015 si può patteggiare solo se si restituisce prima l’intero importo oggetto del fatto corruttivo.
Questo fenomeno repressivo fine anche da deterrente preventivo”. Aspetto importante è anche l’azione estensiva di sanzioni e provvedimenti verso quelle società per le quali sia accertata la corruzione. Questo convegno assume una particolare importanza in quanto è stato rivolto agli ordini professionali (giornalisti, architetti, ingegneri) ed agli studenti della medesima Scuola della Guardia di Finanza. Ogni partecipante ne è uscito arricchito per l’approfondimento della materia che è stata sviscerata in tutte le sue forme.