Da qualche tempo si discute sulla nuova legge “Sanatoria Equitalia” o “Condono Equitalia” e recentemente, i senatori Anna Maria Bernini e Emilio Floris, hanno presentato alla 6° Commissione permanente finanze e tesoro del senato, il nuovo disegno di legge, d.l. 193/2016 che introduce piani di rientro agevolati per i contribuenti in debito con equitalia.
Questo decreto prevede che i debitori possano estinguere i propri deficit nei confronti di Equitalia, nel periodo compreso tra il 2000/2016, senza corrispondere gli interessi di mora e le sanzioni aggiuntive, fino ad arrivare, forse, a una riduzione della somma da pagare.
Ovviamente, chi interessato, dovrà presentare una dichiarazione di adesione entro la fine del 2017 e seguire una procedura on line presso il sito dell’ agenzia, oppure, negli sportelli equitalia.
Lo stato vuole recuperare le ingenti somme debitorie, lo sappiamo bene ma i contribuenti in grave difficoltà finanziaria, dove li vanno a trovare i soldi se nel frattempo sono vissuti nell’indigenza?
E ancora, per quelli che in momentanea difficoltà, non hanno avuto la possibilità di recuperare le perdite, come si fa?
La situazione sarà la seguente:
Chi non ha problemi di liquidità ne approfitterà.
Chi invece potrà permetterselo chiederà un finanziamento bancario.
Quelli che non potranno accedere alla rottamazione esattoriale, si terranno la cartella cosi com’è e continueranno a essere vessati esattamente come prima ma con più eleganza, si prevede l’invio di un messaggino ad ogni scadenza.
Fino a tutt’oggi, la dilazione prevista del pagamento è la stessa per tutte e due le tipologie di debito ma tutto può cambiare:
- debiti inferiori a 50mila euro: 8 rate trimestrali, saldo previsto entro i 24 mesi
- debiti superiori a 50mila euro: 12 rate trimestrali, saldo previsto entro i 36 mesi.
Se la nuova legge sarà approvata, Equitalia, prossima alla trasformazione in Equientrate prevista per il 1/luglio/2017, sarà obbligata ad accettare il piano di rientro.
Sembra in corso un bel colpo di spugna ma considerata la drammaticità degli eventi passati, famiglie sul lastrico, suicidi, debiti gonfiati, pignoramenti dei beni immobili, è ancora ben poca cosa.
La nuova attività di riscossione dei tributi verrà svolta dall’ Agenzia delle Entrate/riscossione, controllata direttamente dalle Entrate e dalla vigilanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Equientrate avrà maggiori poteri e si potrà accedere alle informazioni che riguardano le cartelle esattoriali.
Quindi mentre con Equitalia non si avevano spiegazioni e chi poteva arrivava direttamente al pagamento, con Equientrate, si potrà seguire con dovizia di particolari, il salasso debitorio passo passo.
A Roma è già attiva Equiroma, il nuovo ufficio di riscossione.