Il 6 novembre dopo l’Angelus in piazza San Pietro (che ha fatto seguito alla messa in San Pietro con mille detenuti) Papa Francesco ha fatto un appello per l’amnistia. “In occasione dell’odierno Giubileo dei carcerati – ha detto il Papa il 6 novembre – “vorrei rivolgere un appello in favore del miglioramento delle condizioni di vita nelle carceri in tutto il mondo, affinché sia rispettata pienamente la dignità umana dei detenuti. Inoltre, desidero ribadire l’importanza di riflettere sulla necessità di una giustizia penale che non sia esclusivamente punitiva, ma aperta alla speranza e alla prospettiva di reinserire il reo nella società. In modo speciale, sottopongo alla considerazione delle competenti Autorità civili di ogni paese la possibilità di compiere, in questo Anno Santo della Misericordia, un atto di clemenza verso quei carcerati che si riterranno idonei a beneficiare di tale provvedimento”. In piazza San Pietro sono presenti anche i partecipanti ad una marcia per l’amnistia organizzata dai radicali e intitolata a Marco Pannella e Papa Francesco. Presente anche il ministro della Giustizia italiano Andrea Orlando che, ad Avvenire, aveva dichiarato: “”La praticabilità politica di un provvedimento di clemenza è ardua: per l’amnistia occorrono i due terzi del Parlamento. Ciò detto, quando lo si è fatto in passato, la deflazione è durata poco. Servono interventi strutturali ed è ciò che stiamo facendo”.
Sono 54.912 i detenuti presenti nei 192 istituti di pena italiani, a fronte di una capienza complessiva di 50.062 posti. E’ quanto evidenziano i dati del ministero della Giustizia, aggiornati al 31 ottobre.
Numeri lontani dai 65mila del 2013, quando l’Italia fu condannata dalla Corte Europea per la condizione delle sue carceri. Ma, rileva Antigone, dopo le misure per aumentare il sovraffollamento, la popolazione carceraria sta tornando a crescere, seppur di poco.
Gli stranieri detenuti sono 18.578, mentre le donne sono 2.300. Quelli in attesa di giudizio sono 9.826. Gli istituti più sovraffollati sono in Lombardia, nelle cui 18 carceri sono presenti 7.856 ospiti a fronte di una capienza di 6.120; seguono Campania (6.919 detenuti per 6.112 posti) e Lazio (6.064 per 5.238 posti).
Ecco la situazione regione per regione.
REGIONI | ISTITUTI | CAPIENZA | NUMERO DETENUTI |
Abruzzo | 8 | 1.587 | 1.810 |
Basilicata | 3 | 416 | 526 |
Calabria | 12 | 2.659 | 2.689 |
Campania | 15 | 6.112 | 6.919 |
Emilia-Romagna | 11 | 2.797 | 3.273 |
Friuli Venezia Giulia | 5 | 476 | 619 |
Lazio | 14 | 5.238 | 6.064 |
Liguria | 6 | 1.109 | 1.410 |
Lombardia | 18 | 6.120 | 7.856 |
Marche | 7 | 852 | 763 |
Molise | 3 | 263 | 343 |
Piemonte | 13 | 3.835 | 3.836 |
Puglia | 11 | 2.340 | 3.233 |
Sardegna | 10 | 2.632 | 2.130 |
Sicilia | 23 | 6.295 | 6.025 |
Toscana | 17 | 3.345 | 3.256 |
Trentino Alto Adige | 2 | 508 | 425 |
Umbria | 4 | 1.336 | 1.400 |
Valle D’Aosta | 1 | 181 | 155 |
Veneto | 9 | 1.961 | 2.180 |
Totale nazionale | 192 | 50.062 | 54.912 |