Redazione-In questa ultima opera del nostro artista conterrano, L’”Homo Sacer” ovvero ,L’Uomo Sacro relegato ai margini della Società per aver messo in pericolo la “Pax Deorum”,viene, in qualche modo, Ri-valutato, Riscoperto ,quasi esaltato poiché, forse, in lui, paradossalmente, vi potrebbe essere la Salvezza di Questo Mondo destinato all’Autodistruzione. Viviamo ,oggi, in una Società Globale che non è più giusta e armoniosa nella quale,una volta, il Sacrificio di qualche “Godimento” e “ Vantaggio personale” a favore della Cooperazione con gli altri Esseri Umani era la “Regola”: non c’è quasi più nessuno che sia disposto a rinunciare ai propri piaceri per un fine superiore, e ancor meno a collaborare con altri per riuscirvi se non per un tempo limitato e con un secondo fine personale. (Cristo, come riportato nel quadro, è stato emarginato, messo in prigione, non serve più a niente.)<< È provato che con il cibo che avanza potremmo dar da mangiare alla gente che ha fame. Quando lei vede le fotografia dei bambini denutriti in diverse parte del mondo, le scoppia la testa, non si può capire. Credo che viviamo in un sistema economico mondiale che non è buono. Al centro di tutto il sistema economico deve esserci l’uomo e la donna, e tutto deve essere al servizio dell’uomo. Ma noi abbiamo invece messo al centro il denaro, il Dio Denaro. Siamo caduti in un peccato di idolatria, l’idolatria del denaro>>(Papa Franceco). Il mercato consumistico, conosciuto per essere capace di addomesticare e sollecitare la cupidigia umana e il tipo di vita umana che esso promette, una vita basata sull’esplicita o implicita promessa che tutte le strade per la felicità umana portano alla fin fine in un negozio a fare acquisti , ha causato la veloce crescita dell’ineguaglianza sociale, moltiplicando e approfondendo le divisioni tra gli uomini come un suo specifico, e forse inseparabile, effetto collaterale. La globalizzazione, nella forma assunta fin qui, significa anzitutto la diffusione di tali effetti in tutto il mondo. In questo senso essa era, e rimane, “Globalizzazione della Miseria”.<<L’ETA’ DELL’ORO:DENARO DIVORA…VELENO DIFFONDE,ANIME INCATENA,ODIO FERMENTA,CUORI TORTURA, TESCHIO SOTTERRA, NATURA VIOLENTA, UOMO CHI SEI, UOMO CHE FAI>>(Franco Pompei).<<SONO FORSE IO IL CUSTODE DI MIO FRATELLO?>>(Emmanuel Lévinas).<<…PER CHI AD AQABA CURO’ LA LEBBRA CON UNO SCETTRO POSTICCIO E SEMINO’ IL SUO PASSAGGIO DI GELOSIE DEVASTATRICI E DI FIGLI CON IMPROBABILI NOMI DI CANTANTI DI TANGO IN UN VASTO PROGRAMMA DI ETERNITA’…RICORDA SIGNORE QUESTI SERVI DISOBBEDIENTI ALLE LEGGI DEL BRANCO NON DIMENTICARE IL LORO VOLTO CHE DOPO TANTO SBANDARE E’ APPENA GIUSTO CHE LA FORTUNA LI AIUTI COME UNA SVISTA COME UN’ANOMALIA COME UNA DISTRAZIONE COME UN DOVERE>>(Smisurata Preghiera di Fabrizio De André).<< I problemi generati dall’attuale “Crisi Migratoria”, esacerbati dal panico sulle migrazioni, appartengono alla categoria delle questioni più complesse e controverse: in essi, infatti, l’imperativo categorico e morale si scontra con la paura del “grande sconosciuto” impersonato dalle masse di stranieri che troviamo alle nostre porte. La paura impulsiva stimolata dalla vista di persone “aliene” che porterebbero con sé imperscrutabili pericoli entra in competizione con l’impulso morale causato dalla vista della miseria umana. Quasi in nessun altro caso potrebbe risultare più grande la sfida al tentativo morale di persuadere la volontà a seguire il suo imperativo; e raramente potrebbe essere più lacerante il compito della volontà che cerca di chiudere le orecchie a questo imperativo morale>>( Zygmunt Bauman).Il colore giallo prevalente nel dipinto, indica la Speranza in un Mondo Migliore; un Mondo Migliore nel quale viene recuperato e rivalorizzato il Rapporto Veramente Umano con le persone più Deboli ed Emarginate perché, anche Loro, fanno parte della Famiglia Umana e l’Abbraccio tra il Medico in Camice Bianco e la Donna Anziana ne è la Testimonianza: riportare “L’Uomo al Centro dell’Universo” come i “Grandi Maestri”, raffigurati nella finestra, hanno dimostrato nella loro vita. E’ importante provare e dare risposte alla povertà, rivalutare il principio di equità sociale, Ripartire dai Poveri, perché la loro inclusione nel tessuto culturale, sociale ed economico della Società è un segnale significativo che si ha Fede e Fiducia nel Sistema Democratico e che si continua a costruirlo con fermezza e tenacia. Ripartire dai Poveri significa mettere al Centro dell’Attenzione di tutti le Persone più Fragili, Deboli, Emarginate ed Escluse, identificare e condividere nuove pratiche di Solidarietà, utilizzare in maniera adeguata le risorse, eliminare quanto più possibile il divario di reddito ed impedire che molti raggiungano la soglia della Povertà. Soltanto considerando i Poveri non come semplici destinatari di assistenza, ma come Soggetti portatori di VALORI e CITTADINI alla pari, si potranno fare importanti passi in avanti verso l’attuazione della Democrazia e della Giustizia Sociale.