L’azienda Barilla fu fondata nel 1877 a Parma, in strada Giuseppe Garibaldi, come bottega che produceva pane e pasta da Pietro Barilla, discendente di una famiglia di panettieri. La ditta si ingrandì nel 1908, e i Barilla presero in affitto un fabbricato (che successivamente diventò di loro proprietà) e vi inaugurò nel 1910 il nuovo pastificio, dotato di un forno a produzione continua, in zona Barriera Vittorio Emanuele. Dopo la morte di Pietro Barilla la direzione della ditta passò interamente nelle mani di Riccardo. Fu a partire da allora che Barilla aumentò la produzione e la distribuzione dei prodotti, grazie a un’innovazione tecnologica, che gli consentì di trasformarsi rapidamente, nel corso degli anni venti e trenta, nella più importante azienda del settore in Emilia-Romagna. Nel 1947 Riccardo Barilla morì e la gestione passò ai figli Pietro e Gianni, che erano già entrati nell’azienda di famiglia molti anni prima, rispettivamente come responsabile commerciale e responsabile della produzione. Fu proprio con l’avvento dei due fratelli Barilla, che l’azienda parmense conobbe una fase di grande sviluppo, e nel 1952 fu sospesa la produzione del pane per concentrarsi unicamente in quella della pasta di semola e all’uovo. In quegli anni la Barilla si trasformò rapidamente da azienda di livello regionale a una di livello nazionale grazie alla qualità dei prodotti venduti a prezzi equilibrati e alla sua capacità innovativa, come per esempio l’utilizzo del cellophane per confezionare la pasta. Nel 1955 venne inaugurato il nuovo stabilimento in viale Vittorio Veneto (poi intitolato a Riccardo Barilla) e la Barilla incrementò la produzione arrivando a raggiungere i 6.000 quintali al giorno di prodotto. Fu così che negli anni del boom economico la Barilla divenne azienda leader nella produzione e nel mercato nazionale della pasta. Nel 1960 si trasformò in società per azioni, e negli anni successivi aprì nuovi stabilimenti, a Rubbiano presso Solignano, che segnò l’ingresso di Barilla nel settore dei cracker e dei grissini, e a Pedrignano.Nel 1971 i fratelli Barilla cedettero il pacchetto di maggioranza alla multinazionale statunitense W.R.Grace and Company. Sotto la gestione statunitense Barilla nel 1973 acquisì il controllo dellaVoiello, e nel 1975 ampliò la propria produzione a quella dei prodotti da forno (biscotti, merende, torte) con il marchio Mulino Bianco. Nel 1979, Pietro Barilla decise di riportare i vertici aziendali in Italia riacquistandone la maggioranza dagli statunitensi. Una volta riacquisito il controllo dell’azienda, Pietro Barilla decise di investire pesantemente per il suo rilancio. Per tutti gli anni ’80 la Barilla registrò una rapida crescita che le consentì di affermarsi come la più importante azienda nel settore della pasta in Italia..La Barilla a partire dall’inizio degli anni novanta, forte del grande dinamismo che l’ha contraddistinta per tutti gli anni ottanta, inizia una politica di espansione sia a livello nazionale che internazionale. A livello internazionale la Barilla inizia la sua espansione acquisendo la compagnia greca Misko (1991).Sul piano nazionale invece acquista nel 1992 la Pavesi aumentando la sua posizione nel mercato nazionale. Nel 1993 Pietro Barilla morì improvvisamente all’età di 80 anni e la gestione della società passò ai figli Guido, Luca, Paolo ed Emanuela Barilla. Si giunse così alla quarta generazione Barilla, e per tutti gli anni novanta l’azienda emiliana continuò il processo di internazionalizzazione iniziato all’inizio del decennio sotto la gestione di Pietro. Questa espansione continua con l’acquisizione di varie società estere dello stesso settore, come la turca Filiz (1994), la svedese Wasa (1999), le messicane Yemina e Vesta. Il processo di espansione presegue nel decennio successivo tramite l’acquisizione della tedesca Kamps AG (2002). Quest’ultima società è stata poi ceduta al Gruppo ceco Agrofert nel 2013. Alla guida dell’azienda c’è, da oltre 140 anni, la famiglia Barilla. A partire da ottobre 2012 l’amministratore delegato è Claudio Colzani. Tra i soci del gruppo, figura dal 1979 la famiglia elvetica Anda-Bührle, grande azionista anche del gruppo Oerlikon . L’assetto produttivo di Barilla si basa su 30 poli produttivi, tra pastifici, fornerie e mulini. I mulini di proprietà, controllati direttamente da Barilla, forniscono circa il 70% della materia prima occorrente alla produzione; l’azienda possiede e gestisce direttamente otto pastifici: Pedrignano (PR), Foggia, Caserta, Tebe (Grecia), Bolu (Turchia), Ames (Iowa-USA), Avon (New York – USA) e San Luis Potosi (Messico) nei quali si producono circa 900.000 tonnellate di pasta l’anno, differenziate in 160 formati di pasta di semola e oltre 30 di pasta all’uovo secca e ripiena. Nel 2008 Barilla ha ceduto i marchi Tre Marie e Sanson all’azienda produttrice di gelati Sammontana; mentre nel 2012 ha ceduto la Number 1 Logistics al Gruppo FIS.Lo slogan utilizzato dalla casa produttrice è molto diverso all’estero: negli Stati Uniti d’America la Barilla è conosciuta come “The choice of Italy” (trad. La scelta dell’Italia), mentre in francese ne viene utilizzato uno simile, “Les pâtes préférées des Italiens” (trad. La pasta preferita degli italiani). In russo è semplicemente tradotto dall’italiano: “Там где есть Барилла там дом” cioè “Dove c’è Barilla, c’è casa”.