Juventus-Bayern un pericoloso incrocio combattuto 9 volte e che promette nuovamente spettacolo. La decima sarà decisiva per il passaggio ai quarti della Champions League di quest’anno. Le due formazioni e milioni di tifosi, ripartono dal 2 a 2 dell’andata, dai precedenti tra le due squadre e le figuracce del Bayern.
Il prossimo 16 Marzo si sfideranno a Monaco di Baviera, Juventus e Bayern per decidere quale delle due accederà ai quarti di Champions League. Una sfida tutta da decidere, soprattutto dopo il risultato dell’andata: un 2 a 2 che ha stupito anche i tifosi più sfegatati, soprattutto per come si era messa la gara. 1 a 0 di Muller al 43esimo di un primo tempo di manifesta superiorità dei tedeschi, poi il raddoppio di Robben al 55esimo con un tiro a giro che fulmina il portiere della Nazionale Gigi Buffon. La Juventus però non si è arresa, ha tenuto la spinta dei tedeschi e ha sfruttato i pochi spazi lasciati dalla difesa avversaria prima con Dybala al 63esimo e poi con Sturaro al 77esimo. La squadra ha mostrato un ottima capacità di ripresa ed è riuscita a rimanere in partita sino all’ultimo; Guardiola ha detto la sua alla fine della partita, definendola “una tra le più belle partite della mia vita” e lodando la squadra torinese per il gioco espresso. Sicuramente è stata una partita ben diversa rispetto all’ultima volta in cui le due squadre si erano incontrate: le due partite dei quarti di finale della Champions League 2012\13 avevano visto la Juventus, allora allenata ancora da Antonio Conte, sconfitta con due 2-0 consecutivi. I precedenti infatti dicono: 3 vittorie bianconere, 4 bavaresi e 2 pareggi. Le due squadre attualmente prime in classifica nei rispettivi campionati arrivano al match con tanta pressione: la Juventus per passare il turno, dovrebbe o pareggiare con lo stesso punteggio dell’andata e sperare nei supplementari ed eventualmente nella lotteria dei rigori, o vincendo con un qualsiasi risultato o con un clamoroso pareggio con più di due reti. Una missione quasi impossibile, ma se si guarda alle storiche rimonte della Juventus nelle passate edizioni della Champions, una flebile speranza si accende nel cuore dei tifosi. La prima che torna alla memoria sopratutto per la sua importanza, è quella contro il Real: annata 1996 la Juventus perde 1 a 0 all’andata, ma rimonta con un sontuoso 2 a 0 in casa, festeggiando l’ingresso alla finale che la vedrà vincitrice e campione d’Europa. Un’altra rimonta eccellente è quella della semifinale di Champions nell’annata 2002-03: all’andata in casa sempre del Real Madrid, la squadra allenata da Marcello Lippi era stata sconfitta per 2 reti a 1; a Torino grazie all’eccellenti prestazioni di Buffon, Del Piero, Trezeguet e Nedved, la Juventus rimonta e passa il turno. In più altro dato da considerare è quello degli scontri della squadra torinese contro le formazioni tedesche: sono 25 le vittorie in 56 incontri. E poi c’è il clamoroso dato delle figuracce del Bayern in Europa: ne ha collezionate tante, soprattutto contro una squadra italiana in particolare. I rossoneri hanno incrociato i tedeschi 8 volte: 5 le vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta. Sono la bestia nera dei tedeschi e nelle ultime annate non hanno concesso nulla alla squadra di Monaco. Clamorosa l’annata 2002/03 in cui il Bayern giunse quarto alle spalle di Milan, Deportivo La Coruna e Lens, perdendo con un doppio 2 a 1 prima in casa e poi a Milano. Quell’anno tedeschi fuori da tutte le competizioni europee e doppia batosta contro i rossoneri di Ancelotti. Altra sconfitta eccellente dei bavaresi è stata quella durante l’annata 2007 sempre contro i milanesi: la squadra allenata da Ottmar Hitzfeld a San Siro si presenta determinata a battere i rossoneri; subito sotto per il goal di Pirlo, risolvono tutta la partita nel finire del secondo tempo. Al 78esimo arriva il pareggio di Van Buyten, poi il 2 a 1 firmato da Kakà e infine al 90esimo la doppietta di Van Buyten che stende il Milan e ne riduce notevolmente le possibilità di passaggio turno. Al ritorno la squadra bavarese crolla sotto i colpi del Milanese incassa in casa propria 2 goal, entrambi nel primo tempo, firmati da Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi e non riesce neppure ad accorciare le distanze bruciando le proprie possibilità di passaggio del turno. Batoste di coppa che non sono finite con il Milan: l’altra squadra milanese, l’Inter, ha preso il posto della squadra di Berlusconi nel ruolo di ammazza Bayern. La prima volta nella famosissima finale che regaló la Champions ai nerazzurri: un 2 a 0 senza appello, Bayern annichilito dalla formazione di Mourinho e bucato al momento più opportuno. Altra sconfitta che brucia nella memoria dei tedeschi poi è quella dell’anno dopo, sempre contro l’Inter: 1-0 dei tuoi bavaresi all’andata a San Siro; al ritorno i nerazzurri la ribaltano vincendo per 3 a 2, grazie al goal decisivo di Pandev. Oltre questo va considerata anche la situazione attuale delle due squadre; la Juventus viene da uno straordinario momento di forma: in campionato non subisce goal da 10 partite ed è saldamente prima in classifica, nonostante l’inizio di campionato non brillante. La vittoria contro il Sassuolo é l’ultima in ordine di tempo, la Juventus non perde in campionato da 20 partite, in Europa da 16. Non semplice quindi battere la formazione allenata da Allegri. Dall’altro lato del campo c’è però un Bayern che in Bundesliga è primo con 66 punti, viene da una vittoria pesante con il Werder Brema per 5 a 0, ma la sua strada in campionato, dato anche l’alto numero di infortuni nel reparto difensivo, è stata ricca di ostacoli soprattutto nelle ultime giornate: la sconfitta in casa contro il Mainz e il pareggio con il Dortmund secondo in classifica, in meno di due giornate, ha ridotto la distanza tra prima e seconda a soli 5 punti. Una situazione quanto mai inaspettata per una squadra che, con Guardiola in panchina, è stata quasi sempre una corazzata invincibile. Mercoledì sera si capirà che fine farà la stagione in primis della Juve, che comunque si affida alla speranza e al l’atteggiamento dimostrato durante il secondo tempo della sfida di andata e in secondo luogo il Bayern che, anche se a fine stagione perderà il proprio allenatore, sembra ancora avere le giuste motivazioni per voler rimanere in Europa.