La Consulta boccia delle parti importanti della legge elettorale cosiddetta Italicum, votata a suo tempo solo dalla maggioranza di Matteo Renzi. I punti salienti indicati dalla Corte Costituzionale sono quelli in cui viene giudicato illegittimo il ballottaggio e salvato, invece, il premio di maggioranza previsto per chi raggiunge il tetto del 40%. La legge dice la Consulta è immediatamente operativa e si dovrà vedere cosa vorranno fare adesso le forze politiche. Se, cioè, provare a riscrivere nuove regole condivise sul voto cui sono chiamati in cittadini per Camera e Senato, oppure, salomonicamente limitarsi a prendere atto delle indicazioni della Corte Costituzionale e, quando saranno sciolte le camere, procedere a chiamare gli elettori al voto secondo le norme che discendono dalla odierna decisione. La decisione della Corte fa tornare di fatto l’Italia al sistema proporzionale, mitigato dalle soglie di sbarramento previsti sia alla Camera dei deputati, sia al Senato.